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Stellantis: a Termoli chiesta la cassa integrazione per 600 lavoratori

Nello specifico, lo stop forzato richiesto da Stellantis per almeno due settimane, interessa i reparti motore V6, T4 e GSE

Stellantis Termoli

Non c’è pace per i lavoratori Stellantis impiegati presso lo stabilimento molisano di Termoli. Il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA ha infatti chiesto la disponibilità di una cassa integrazione ordinaria per almeno 600 lavoratori. Secondo quanto si apprende, sulla base di quanto riferito alle sigle sindacali impegnate nello stabilimento, tale ricorso agli ammortizzatori sociali sarà formalizzato a partire dal 23 giugno e fino al 6 luglio prossimo.

Nello specifico, lo stop forzato richiesto da Stellantis per almeno due settimane, interessa i reparti motore V6, T4 e GSE; secondo quanto ammesso dalla stessa Stellantis, si tratterebbe di una misura definita cautelativa. D’altronde il Gruppo deve far fronte a una flessione delle vendite che a maggio ha introdotto un calo delle immatricolazioni nell’ordine dell’8% in Italia, con ordinativi ancora in crisi nei principali mercati europei. Stellantis ha comunicato la necessità di applicare la cassa integrazione ieri, nello stesso momento in cui a Torino i sindacati discutevano del rinnovo del CCSL ovvero il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro.

La conversione di Termoli verso la prima Gigafactory Stellantis in Italia rimane bloccata

Sebbene le sigle sindacali locali si augurano di poter affrontare nel migliore dei modi le sfide che concernono allo stabilimento Stellantis di Termoli, su tutte un futuro incerto legato alla locale Gigafactory. Per questo motivo Francesco Guida, a capo della UILM di Termoli, ha ammesso di voler ricercare un accordo che vada verso questa direzione.

Gigafactory Termoli

Si fa notare infatti che nei mesi scorsi ACC, Automotive Cells Company, ovvero la joint venture sorta fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies per bocca del CEO della compagnia petrolifera francese, Patrick Pouyanné, aveva ammesso che probabilmente è il caso di “concentrare gli sforzi su uno stabilimento invece che su tre”. Mettendo praticamente in pausa le prerogative che guarderebbero a uno sviluppo in ottica Gigafactory per lo stabilimento di Termoli. Qualche novità dovrebbe arrivare già a partire da questo mese con l’annunciata revisione del Piano Italia.