Stellantis si trova oggi in una concreta fase di transizione, anche in accordo con l’attesa legata all’arrivo del nuovo CEO. Una fase che permette di rivedere alcuni punti, anche fondamentali nell’approccio stesso del Gruppo al mercato dell’auto; perlomeno sulla base di quanto in precedenza era stato ragionato dall’ormai ex CEO, Carlos Tavares.
Secondo quanto riportato da Reuters ci sono almeno un paio di novità nel nuovo modus operandi che Stellantis sta mettendo in pratica in questo contesto di transizione. Stellantis ha infatti sospeso il contestato piano di rivedere la struttura che sta alla base dei rapporti fra il Gruppo e i suoi concessionari, ovvero il noto modello di agenzia. Allo stesso tempo il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA si appresta pure ad aggiornare il piano di rilancio della produzione di nuovi modelli in Italia, ovvero quello già noto come Piano Italia.
A fornire aggiornamenti sui nuovi piani di Stellantis è stato Jean-Philippe Imparato
Le novità riportate da Reuters derivano da quanto ammesso ieri da Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer for the Enlarged Europe Region di Stellantis, che durante un evento rivolto ai concessionari tenutosi a Verona ha ammesso l’insorgenza di tali revisioni ai piani. A cominciare proprio dal differente approccio destinato ai concessionari. Nel 2021, l’ormai ex CEO Carlos Tavares, aveva lanciato un piano che avrebbe concluso i contratti con i concessionari europei stipulati in precedenza per migrare verso un cosiddetto “modello di agenzia”; ciò nell’ambito di una riduzione dei costi, oltre che nel contesto di fornire un sostentamento agli investimenti utili all’elettrificazione dei marchi del Gruppo.
La necessità di guardare al modello di agenzia per i concessionari avrebbe permesso a Stellantis, ovvero agli altri costruttori e gruppi automobilistici che lo applicano già, di assumere un controllo più diretto sulle vendite e sui prezzi. I concessionari si sarebbero concentrati sulle consegne e sull’assistenza, riducendo quindi i loro campi di azione. Condizioni che avevano posto i concessionari sul piede di guerra nei confronti di Stellantis, in accordo con la possibilità che questi avrebbero registrato margini di profitto ridotti rispetto a quanto accadeva in precedenza.
Secondo quanto ammesso da Jean-Philippe Imparato a Verona, Stellantis sospenderà il piano in tutta Europa con i concessionari che manterranno lo status cui disponevano in precedenza. Ciò ad eccezione di Austria, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi dove la transizione verso il modello di agenzia era stata avviata già a partire dal 2023.
Le richieste all’Europa e il Piano Italia
Jean-Philippe Imparato ha anche aggiunto che Stellantis richiederà presto all’Unione Europea di sostenere la produzione automobilistica nell’intera Regione, dal momento che oggi risulta complicata dagli elevati costi produttivi ed energetici oltre che da una regolamentazione sempre più rigida.
Fra le richieste che avanzerà Stellantis c’è un programma di rottamazione a livello comunitario, utile per contribuire allo svecchiamento del parco auto circolante perlomeno per quello con oltre 10 anni di vita sulle spalle. Verrà anche richiesta la necessità di prevedere contributi pubblici per la produzione di batterie destinate ai veicoli elettrici, per almeno 40 euro per ogni kW; un valore pari a circa la metà dei costi produttivi totali.
Per quanto riguarda l’Italia, Stellantis presenterà il mese prossimo un aggiornamento al Piano Italia, presentato alla fine dello scorso anno, utile per il rilancio della produzione di veicoli nel nostro Paese. Secondo quanto riporta Reuters, Jean-Philippe Imparato ha ammesso che “da allora alcune cose sono cambiate”, a cominciare dalla decisione dell’Unione Europea di concedere ai costruttori tre anni di tempo per conformarsi alle normative sulle emissioni spostando più in là il precedente limite fissato al 2025. L’aggiornamento che caratterizzerà il Piano Italia riguarderà la produzione di propulsori e quei marchi di casa Stellantis più in difficoltà, oltre a Maserati che riceverà maggiori attenzioni. Secondo Imparato, Stellantis ne discuterà presto col Governo per poi presentarlo a giugno “o anche prima”, ha aggiunto.