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Antonio Giovinazzi si aspetta un duro inizio in Alfa Romeo Sauber

Non sarà facile per il giovane italiano confrontarsi con un campione come Kimi Raikkonen e con i risultati ottenuti da Leclerc

Antonio Giovinazzi
Antonio Giovinazzi

Il giovane pilota italiano Antonio Giovinazzi ha dichiarato di aspettarsi un inizio difficile nella sua carriera di Formula 1 con Alfa Romeo Sauber. Il venticinquenne trascorrerà la sua prima stagione completa in F1 dopo aver provato per due anni alla Ferrari. Ha anche provato per Haas e Sauber in quel periodo e con quest’ultima ha partecipato a due gare all’inizio del 2017 come sostituto per l’infortunato Pascal Wehrlein. 

Nel 2016 Antonio Giovinazzi ha effettuato la sua ultima stagione da corsa completa quando è stato vice-campione della serie GP2 dietro al nuovo pilota di Red Bull, Pierre Gasly. Nel 2017 e nel 2018 si è limitato a qualche prova libera e ai test, oltre ovviamente ai famosi due GP corsi con Sauber. Leclerc ha guadagnato una promozione in Ferrari con una brillante stagione d’esordio, e ora c’è una possibilità nella stessa squadra per Giovinazzi. Tuttavia, l’italiano non ha alcuna intenzione di confrontarsi con Leclerc. 

“Voglio pensare a me stesso, non voglio ripetere i risultati di Charles quest’anno o migliorarli. Il mio obiettivo è semplicemente dare il massimo e vedere cosa accadrà. Avrò un compagno di squadra diverso da Charles, quindi sarà tutto diverso.”  Mentre Leclerc è stato accolto in squadra da Marcus Ericsson durante la stagione del debutto, Antonio Giovinazzi dovrà confrontarsi con un nome molto più importante come è appunto Kimi Raikkonen.

Il finlandese ha fatto il suo ritorno in Sauber dopo 18 anni. Giovinazzi non si aspetta un lavoro facile. “Spero che la vettura sia veloce già dalla prima gara e che saremo in grado di spingere fin dal primo GP di Melbourne. Nelle prime gare sarà abbastanza difficile perché sarò accanto ad un ex campione del mondo. Per quanto mi riguarda, devo solo fare il mio lavoro e migliorare da una gara all’altra, poi alla fine dell’anno vedremo se avrò fatto un buon lavoro o no”.

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