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Motori flex-fuel, il centro della futura strategia di mobilità di Stellantis

L’enorme investimento di Stellantis nei motori alimentati a etanolo si allinea con la sua missione di ridurre l’impronta ecologica.

motore stellantis

Uno dei colossi del settore automobilistico, ha fatto notizia con un investimento di 6 miliardi di dollari nei motori a combustione interna alimentati da etanolo in Sud America. Il progetto ambizioso, collegato alla produzione di oltre 40 nuovi modelli entro il 2030, segna una decisa virata verso i biocarburanti. Si tratta di uno scenario che si discosta dall’elettrificazione e dall’idrogeno come sta avvenendo per altri e numerosi brand. Molti competitor puntano sui veicoli elettrici, Stellantis invece scommette sui motori flex-fuel.

I motori flex-fuel sono sistemi capaci di funzionare sia a benzina che a etanolo, un combustibile abbondante e sostenibile. I motori flex-fuel sarebbero centrali nella strategia green di Stellantis. Tali propulsori rappresenterebbero un futuro più ecologico, una soluzione versatile e meno impattante rispetto ai tradizionali motori a benzina.

motori flex-fuel stellantis

L’etanolo, prodotto principalmente da canna da zucchero e mais, viene già miscelato con la benzina in Paesi come il Brasile e brucia in maniera più pulita. Ovviamente, tali motori, partecipano alla riduzione gobale delle emissioni di carbonio. L’enorme investimento di Stellantis nei motori alimentati a etanolo si allinea con la sua missione di ridurre l’impronta ecologica dei veicoli. L’approccio appare particolarmente indicato nella strategia per il Sud America, dove l’etanolo è economicamente accessibile e facilmente reperibile. Il Brasile, d’altronde, rappresenta il mercato ideale per l’espansione della tecnologia flex-fuel.

Per Stellantis non si parla solo di motori flex-fuel. Il gruppo sta sviluppando anche tecnologie ibride-flex e ibride plug-in, che combinano motori alimentati a etanolo e benzina con propulsori elettrici. Questi veicoli ibridi offrono un’opzione di mobilità ecologica, senza dipendere interamente dai combustibili fossili. I veicoli ibridi-flex saranno dotati anche di batterie, migliorando così l’efficienza del carburante e riducendo ulteriormente le emissioni. Questo approccio permette a Stellantis di continuare a sviluppare motori a combustione interna, mentre si prepara gradualmente alla transizione elettrica, particolarmente in regioni dove le infrastrutture per i veicoli elettrici sono ancora limitate.

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Investendo nella tecnologia dei motori ad etanolo, in integrazione con l’elettrico, Stellantis resterebbe competitiva su diversi fronti, rispondendo alla crescente richiesta di soluzioni di mobilità più verdi. Il Sud America gioca un ruolo strategico nei piani di espansione globale di Stellantis, rendendo questo investimento da 6 miliardi di dollari il più grande mai realizzato nella regione.

Il centro nevralgico di questa innovazione è lo stabilimento di Stellantis a Betim, in Brasile, che si sta trasformando in un hub globale per la produzione di motori bio-ibridi, consolidando la leadership della regione nel campo della mobilità sostenibile. Stellantis punta a raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni di carbonio entro il 2038.

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