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Stellantis continua a tagliare i costi, per Tavares è colpa della sua “arroganza”

Carlos Tavares ha ammesso in una recente intervista a Fortune che la sua stessa “arroganza” ha contribuito alle difficoltà di Stellantis.

Stellantis continua a tagliare i costi

Continua la rigorosa strategia di riduzione dei costi da qui ai prossimi mesi per Stellantis. Non bastano i risultati incoraggianti, talvolta da record, degli ultimi anni. D’altronde, siamo in un momento di grande trasformazione per l’industria automobilistica, con una corsa alla produzione e all’ottimizzazione di questa per i veicoli elettrici.

Natalie Knight, CFO di Stellantis, ha recentemente parlato di un risparmio previsto di circa 200 milioni di dollari, relativamente all’acciaio e alle materie prime per i veicoli elettrici nel secondo trimestre del 2024 rispetto al primo. Anche questo è un tentativo di abbassare le spese cercando di adattarsi al cambiamento in atto globalmente nel settore. Stellantis, però, sta tagliando anche la forza lavoro, in particolare in Nord America. L’azienda ha già ridotto il personale globale del 5,2% nel 2023, portandolo a poco più di 258.000 dipendenti. E si prevedono ulteriori licenziamenti.

Stellantis continua a tagliare i costi

Il CEO Carlos Tavares ha ammesso in una recente intervista a Fortune che la sua stessa “arroganza” ha contribuito alle difficoltà di Stellantis. Eccesso di scorte, problemi di produzione e carenza di sofisticazione nel mercato nordamericano. “Quando dico che siamo stati arroganti, parlo di me stesso, non di altri”, ha detto Tavares. “Avrei dovuto intervenire subito, riconoscendo la convergenza di questi tre problemi e creando una task force per risolverli”.

Stellantis continua a tagliare i costi

Eppure, Tavares ha ricevuto un sostanziale aumento di stipendio nel 2023, con un incremento del 56% del compenso totale, arrivando a 36,49 milioni di euro (39,5 milioni di dollari). Questo includeva 23,47 milioni di euro (25,1 milioni di dollari) in contanti e capitale proprio e un incentivo alla trasformazione di 10 milioni di euro (10,7 milioni di dollari) legato a traguardi nella mobilità globale.

L’azienda ha anche spostato centri nevralgici sul piano dell’ingegneria in paesi come Marocco, Brasile e India e ha consolidato la sua gamma di veicoli su un’offerta di cinque piattaforme. Le piattaforme sono progettate per supportare la maggior parte dei veicoli prodotti dalla casa automobilistica, ma non mancano le controversie. I tagli alla forza lavoro e le delocalizzazioni rischiano di alienare ogni mercato cruciale per il gruppo Stellantis.

Stellantis continua a tagliare i costi

Stellantis, nel tentativo di rimanere competitiva, ha formato una joint venture strategica con il marchio cinese Leapmotor, acquisendo una quota del 51% della società. Questa partnership mira a sviluppare veicoli elettrici a prezzi accessibili. Inoltre, gira voce che Stellantis voglia produrre veicoli Leapmotor nei suoi stabilimenti in Messico per i mercati di Stati Uniti e Canada. Allo stesso tempo, però, l’amministrazione Biden ha recentemente imposto importanti dazi sui veicoli elettrici cinesi, una posizione simile a quella dell’ex presidente Trump, relativamente alle importazioni cinesi. Ovviamente, per Tavares, “Il protezionismo ha molti inconvenienti. Non appaiono immediatamente; appaiono uno dopo l’altro”.

Sul fronte europeo sta accadendo qualcosa di simile, con Tavares che ha espresso preoccupazione per la decisione dell’Unione Europea di imporre tariffe fino al 38,1% alle case automobilistiche cinesi.

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