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I cinesi in Italia? Per Tavares non conviene indebolire Stellantis

L’idea dei cinesi in Italia non piace al CEO di Stellantis Carlos Tavares

Elkann e Tavares

Si parla da qualche settimana del possibile arrivo di altri produttori di auto in Italia per affiancare Stellantis. Il governo italiano starebbe lavorando a qualche nuovo ingresso ed in particolare si parla di qualche casa automobilistica cinese. L’idea però non sembra piacere più di tanto al CEO Carlos Tavares il quale nel corso di una recente intervista ha dichiarato che portare case automobilistiche cinesi in Italia significa indebolire il suo gruppo e questo di conseguenza non sarebbe un bene nemmeno per l’Italia.

L’idea dei cinesi in Italia non piace al CEO di Stellantis Carlos Tavares

Tavares ha detto che attualmente la sua azienda è leader di mercato con il 33 per cento. Con l’introduzione di un prodotture cinese in Italia, il mercato diverrebbe più frammentato e questo non aiuterebbe ad aumentare le vendite o la produzione. Diventerebbe solo una guerra di costi con i produttori cinesi che da questo punto di vista per ovvi motivi sono avvantaggiati rispetto ai produttori europei. Carlos Tavares ha detto: “Noi non abbiamo paura della sfida cinese, ma indebolire Stellantis in Italia non aiuterebbe l’Italia”. Insomma un avvertimento per il governo italiano che pensava di affiancare al gruppo automobilistico un altro produttore per aumentare la produzione di auto nel nostro paese portandola di nuovo sopra il milione.

Stellantis

Tavares ha comunque ribadito che il suo gruppo è intenzionato a dare un grosso contributo al raggiungimento di questo obiettivo e non a caso l’Italia è l’unico paese che per adesso ha ricevuto investimenti per implementare due piattaforme native BEV e cioè la STLA Large e la STLA Medium. Quello che però Tavares chiede al governo è di aumentare gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Quelli attuali infatti non bastano a rilanciare una volta per tutto il mercato delle auto a zero emissioni nel nostro paese cosa su cui punta forte il numero uno del gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA Groupe.

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