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Urso: serve un accordo con Stellantis per aumentare la produzione di auto in Italia

Stellantis: il Ministro Urso pensa ad un accordo per aumentare la produzione di vetture nel nostro paese

Adolfo Urso

Bisogna trovare un’intesa con Stellantis per far sì che aumenti la produzione di auto in Italia. Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ospite di “Progress”, su Sky tg24. “Non possiamo permetterci di comprarle da Paesi esteri”, ha aggiunto, quindi “è necessario un patto di transizione che comporti una maggiore produzione in Italia, più investimenti in modelli innovativi e un accordo con la filiera dell’automotive per usare componenti italiane per le auto fatte nel nostro Paese e non solo”. Inoltre, ha evidenziato il ministro, “nel nostro Paese ci vogliono altre case automobilistiche per poter affrontare la sfida dell’elettrico e dare alla filiera dell’automotive la possibilità di sopravvivere e competere anche in questa nuova epoca”.

Stellantis: il Ministro Urso pensa ad un accordo per aumentare la produzione di vetture nel nostro paese

Per il ministro delle Imprese e del made in Italy “bisogna produrre più auto in Italia, anche puntando maggiormente su modelli innovativi, per proteggere la nostra eccezionale filiera. “In Italia, l’anno passato, abbiamo realizzato solo 473 mila autovetture, mentre in Francia si è superato il milione, in Germania i 3,5 milioni”, ha proseguito Adolfo Urso, illustrando che, così facendo, in Italia si ha “il 32 per cento della produzione rispetto al mercato, mentre in Francia si raggiungono i due terzi e in Germania il 119 per cento, cioè non solo a soddisfare il mercato interno ma anche l’esportazione”. “Il nostro – ha sottolineato – è l’unico Paese dove c’è una differenza così grande tra e auto fatte in Italia e quelle vendute in Italia”. “Questo – ha concluso – implica che, l’anno scorso, l’80 per cento degli incentivi sono andati per auto prodotte in altri Paesi e importate in Italia”.

Stellantis

Ricordiamo che le ragioni del calo della produzione di auto in Italia sono molteplici e complesse. Tra le principali, si possono citare:

•  Fattori politici: il governo italiano ha introdotto una serie di norme per limitare le emissioni di CO2 e aumentare la sicurezza stradale, che hanno reso più difficili e costose le omologazioni dei veicoli. Inoltre, il governo non ha previsto incentivi adeguati per sostenere la domanda di auto, soprattutto quelle elettriche e ibride.

•  Prezzi dei materiali: il costo delle materie prime necessarie per produrre auto è in forte aumento da diversi anni, a causa della scarsa disponibilità e della speculazione sui mercati. Questo costringe i produttori ad alzare i prezzi dei loro veicoli, rendendoli meno competitivi e accessibili.

•  Globalizzazione: il mercato automobilistico è sempre più globale e concorrenziale, e richiede investimenti elevati in innovazione e qualità. L’Italia ha perso quote di mercato a favore di altri paesi, come la Francia e la Germania, che producono più auto di quante ne vendono nel loro 2023. Inoltre, l’Italia importa molte auto da altri paesi, soprattutto dalla Cina, che offre veicoli a basso costo e con tecnologie avanzate.

Questi fattori hanno portato a una riduzione della produzione di auto in Italia, che nel 2021 è stata inferiore del 30% rispetto al 2019. Questo ha avuto conseguenze negative sull’occupazione e sul fatturato della filiera automobilistica italiana, che richiede interventi urgenti per rilanciare il settore. Vedremo dunque se l’accordo auspicato da Urso con Stellantis potrà essere trovato.

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