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Alfa Romeo festeggia 100 anni di presenza in Argentina

È passato un secolo di vita da quando la casa milanese fece il suo sbarco nel mercato sudamericano.

Alfa Romeo
Image by Reinhard Thrainer from Pixabay

Quello tra Alfa Romeo e Argentina è un matrimonio di lungo corso. La casa del “biscione” è presente dal 1923 in quel mercato. Doveroso festeggiare i 100 anni di liaison. Per l’occasione, alcune auto speciali del marchio sono state esposte presso l’Ambasciata d’Italia di Buenos Aires, scelta come teatro per il momento celebrativo. A rendere ancora più stretto il rapporto col paese sudamericano, il fatto che l’idolo di casa Juan Manuel Fangio abbia conseguito la sua prima vittoria in F1 su un’Alfa Romeo 158, a Monaco, nel 1950. Singolare che il centenario della presenza del marchio in Argentina coincida con il secolo di vita del “Quadrifoglio Verde“: una cosa che rende ancora più speciale la ricorrenza anagrafica festeggiata a Buenos Aires.

Ricordiamo che dal punto di vista legale, la nascita dell’Alfa (acronimo di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) avvenne il 24 giugno 1910. Nello stesso anno, presso le officine milanesi del Portello, furono concepite due vetture destinate a fissarsi per sempre nella storia aziendale, come primi modelli a sua firma: la 24 HP e la 12 HP, che nella sigla riferiscono la potenza erogata dal motore. Queste vetture a quattro cilindri furono le creature iniziali del “biscione”, sbocciate dall’intesa fra il cavaliere Ugo Stella e il progettista piacentino Giuseppe Merosi.

Il marchio, nella seconda decade del secolo scorso, sembrava disporre di un buon potenziale. Le dotazioni tecniche degli impianti produttivi e le caratteristiche delle auto erano valide credenziali per un sano ottimismo, ma le cose non andarono nel modo sperato. Il sopraggiungere della Prima Guerra Mondiale, azzoppò infatti il cammino dell’Alfa, incidendo pesantemente sui suoi passi iniziali. Inevitabile la crisi aziendale e la liquidazione, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Il brand, con la forza delle sue caratteristiche, suscitò l’interesse dell’ingegnere Nicola Romeo, giovane e visionario imprenditore napoletano, che nel 1915 fece suo il controllo dell’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. Questa, nel 1918, aggiunse il suo cognome alla sigla, diventando Alfa Romeo: l’atto ufficiale di nascita della nuova denominazione è datato 3 febbraio.

Nel 1919 ripresero le vendite della 15-20 HP: l’anno dopo fu il turno della 20-30 HP. Il conflitto mondiale era ormai alle spalle; mutarono le prospettive e un vigoroso rilancio sembrava ormai possibile. Giunse la 20-30 ES, seguita dalle G1 e G2, ma il vero cambio di passo fu segnato nel 1921 dall’arrivo della famiglia RL, destinata a brillare nel motorsport. Una delle versioni più note della serie fu la RL Super Sport Targa Florio, sbocciata nel 1923, anno in cui vinse la mitica gara automobilistica siciliana, con Ugo Sivocci al volante. Quella creatura portò al debutto il leggendario “Quadrifoglio Verde“, poi diventato il simbolo dell’Alfa Romeo nel mondo delle corse. Nello stesso anno iniziò la commercializzazione delle vetture del marchio in Argentina. Anche questo ha contribuito a scrivere l’impalcatura di un nome capace di far sognare gli appassionati, a tutte le latitudini del mondo.

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