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Stellantis si oppone alla richiesta di GM di riaprire la causa per racket

Stellantis dice no alla riapertura della causa da parte di GM

Stellantis e General Motors

Stellantis nelle scorse ore ha esortato la Corte Suprema degli Stati Uniti a non riaprire la causa per racket intentata da General Motors Co. contro una controllata, l’ex Fiat Chrysler Automobiles, dicendo che non è giustificata e la questione legale non cambierà l’esito nel caso. GM a gennaio aveva chiesto ai giudici di rivedere le sue rivendicazioni contro FCA dopo aver perso un appello ad agosto quando la  6th Circuit Court of Appeals degli Stati Uniti che aveva confermato la decisione di un giudice federale di archiviare la causa intentata nel 2019.

Stellantis nelle scorse ore ha esortato la Corte Suprema degli Stati Uniti a non riaprire la causa per racket intentata da General Motors

GM aveva citato in giudizio il gruppo automobilistico sostenendo che il defunto CEO di FCA, Sergio Marchionne, avesse orchestrato una cospirazione di racket multimilionaria che utilizzava tangenti per corrompere tre cicli di contrattazione con la United Auto Workers al fine di danneggiare GM. La casa automobilistica di Detroit ha dichiarato di aver perso “miliardi” a causa della cospirazione per corruzione per aumentare il costo del lavoro di GM durante i negoziati con la UAW.

La casa automobilistica, nel suo deposito di gennaio, ha sostenuto che FCA aveva “danneggiato direttamente GM, sia assicurandosi che a GM sarebbero state costantemente negate le concessioni che la UAW ha fatto a FCA, sia corrompendo il processo di contrattazione per costringere GM a sostenere più di $ 1 miliardo in costi di manodopera superiori a quanto avrebbe speso senza il racket di FCA”. GM ha affermato che lo sforzo di imporre questi costi a GM non è stato “un incidente” e l’obiettivo del “piano di FCA era utilizzare la corruzione per danneggiare un rivale”.

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Stellantis nella sua risposta depositata lunedì alla Corte Suprema ha osservato che l’alta corte ha ritenuto che solo una vittima “direttamente lesa” dalla presunta attività di racket può intentare una causa civile ai sensi del Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act (RICO), e ha evidenziato la conclusione del 6° Circuito secondo cui, anche se la teoria legale di GM è vera, il suo presunto danno competitivo è “troppo attenuato”.

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