in

Stellantis Cassino: domani nuovo stop produttivo

Nella giornata di domani i cancelli dello stabilimento Stellantis di Cassino (Piedimonte San Germano) rimarranno chiusi.

Cassino

Bene, ma non benissimo. L’ultimo giorno della settimana si è concluso con lo svolgimento di regolare servizio presso lo stabilimento Stellantis di Cassino (Piedimonte San Germano). Nella mattinata di venerdì la manodopera ha, purtroppo, ricevuto un messaggio infelice dai responsabili della struttura, in cui si comunica che lunedì 6 febbraio la fabbrica rimarrà chiusa. Si tratta del decimo giorno di stop da inizio 2023. Tutto ciò nonostante i numeri positivi conseguiti dalle produzioni del conglomerato italo-francese-americano.

Stellantis, si ferma di nuovo la catena produttiva di Cassino: è il decimo giorno dall’inizio del 2023

alfa romeo cassino

A dispetto delle importanti vetture realizzare a Cassino, il personale avrà da scontare l’ennesimo turno di stop. Il motivo, al solito, è da ricondursi alla mancanza delle materie prime e dei componenti necessari. La carenza delle catene di approvvigionamento è un problema che continua a colpire non solo Stellantis, bensì l’intera industria dell’automobile. E a pagarne il prezzo sono soprattutto i prestatori d’opera, per cui è complicato vedere il bicchiere mezzo pieno.

Non è dato ancora conoscere quanto durerà questa situazione di crisi. Secondo le recenti stime eseguite dagli analisti di settore, i problemi andranno avanti nel primo semestre del 2023, mentre la seconda metà l’emergenza dovrebbe rientrare.

Presso il centro Stellantis di Cassino vengono costruite le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, e, da poco, il suv Maserati Grecale. Dei modelli importanti che non hanno comunque scongiurato gli spiacevoli inconvenienti. Fino a quando non troverà risoluzione, il problema andrà avanti a impensierire le tute rosa.

alfa romeo cassino

Il mese di gennaio si è, nel frattempo, chiuso con una importante crescita di Stellantis. Le immatricolazioni totalizzate lungo la penisola italiana hanno ammontato a 43.342, per una crescita del 12,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022, quando le targhe furono 38.593.

Grazie al passo in avanti, il titolo ha ottenuto un rialzo a Piazza Affari dell’1,7 per cento. Le persistenti difficoltà riscontrate nell’ambito della produzione delle vetture dà forza alle lamentele espresse dalle sigle sindacali. Soltanto negli ultimi giorni, il segretario generale Cgil di Abruzzo e Molise ha manifestato timore per il trasferimento della fabbricazione dei veicoli elettrici in Francia.

Fonte: CiociariaOggi.it

Lascia un commento