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Lancia: futuro privo di nostalgia

Quando si pensa al passato, ragionare sulla nostalgia potrebbe essere un passaggio obbligato attraverso il quale Lancia non vuole passare

Lancia Delta Evo II Edizione Finale DK Engineering

Quando si ripensa al passato, ragionare sulle intrinseche possibilità offerte dalla nostalgia potrebbe essere un passaggio obbligato. Una porta attraverso la quale però Lancia, la nuova Lancia a trazione Stellantis, pare non vuole assolutamente passare. L’importanza dell’emozione scaturita dalla nostalgia, derivante da una parola composta che in greco non vuol dire altro che “dolore del ritorno”, potrebbe apparire fondante per molti e pesante per tanti.

In casa Lancia si guarda a un futuro non semplice da tracciare nelle sue linee portanti, sicuramente in virtù della gloria del marchio per troppo tempo e tantissimi anni messa da parte senza nulla a pretendere. Alla guida di Lancia ci sono oggi il CEO Luca Napolitano, affiancato dal grande capo del design di casa Stellantis (di cui è appunto Chief Design Officer), Jean-Pierre Ploué, che è anche fautore dell’impostazione stilistica che interesserà il prossimo futuro di Lancia.

In merito al “rapporto” con la nostalgia in casa Lancia si è espresso proprio lo stesso Ploué che in una recente e lunga discussione apparsa su Autoappassionati.it ha ammesso senza mezzi termini che non ci sarà alcuno spazio per “un revival nostalgico”. Ne deriva quindi che in Lancia si lavora a qualcosa di nuovo veramente, qualche cosa di utile davvero per esulare da una stasi durata più di qualche anno che adesso è punto di partenza per un cambiamento che si annuncia corposo e chiaramente più che necessario.

Lancia Design Day

La rinnovata impostazione stilistica di Lancia sarà presentata a fine novembre

Lancia è sinonimo di una storia che supera abbondantemente il limite del centenario, avendo celebrato proprio lo scorso anno i 115 anni di vita. Si vuole perciò fare in fretta, ma predicando calma e ragionamenti che bisogna tenere in considerazione. La primissima Lancia del nuovo corso arriverà infatti nel 2024, a soli tre anni dalla nascita di Stellantis che sembra voler puntare molto su un marchio che è nelle corde del CEO Carlos Tavares e nelle intenzioni di un Gruppo che ha posto lo storico costruttore torinese all’interno della compagine Premium di marchi accanto ad Alfa Romeo e DS.

Va detto che Lancia, così come tutti i marchi fortemente storici e identitari che oggi risiedono all’interno della galassia proposta da Stellantis (si pensi anche ad Alfa Romeo), può contare su un corposo panorama identitario che però negli ultimi decenni ha persino rischiato di perdersi; ha rischiato di essere cancellato dalle scelte praticate fino ad imporre un solo modello in gamma, quindi ha rischiato anche di essere riconfigurato nella mente di molti. Il passato a marchio Lancia è infatti dominato dall’eleganza, da una importantissima dose di sportività che ha caratterizzato gli anni di dedizione totale al motorsport (su strada e su pista) e dall’introduzione di soluzioni tecniche sempre al top (per citarne una, fu proprio una Lancia Aurelia la prima vettura di serie a poter disporre di un propulsore V6).

Lancia Plan

Adesso al timone di Lancia ci sono Luca Napolitano e Jean-Pierre Ploué, due che sembrano aver preso a cuore le sorti del marchio e che da quasi due anni lavorano in sordina nell’attesa di proporci adesso la linea di azione. L’attesa si concluderà infatti il prossimo 28 novembre quando alla Reggia di Venaria andrà in scena il Lancia Design Day, un evento necessario per annunciare quello che viene definito il “primo evento del Rinascimento di Lancia”.

L’occasione si renderà necessaria per proporre la nuova filosofia del marchio; nessun nuovo modello quindi. Nell’impostazione stilistica proposta dalla locandina dell’evento risiede una prima caratterizzazione che sarà fondante per il marchio: linee tese si abbineranno a tratti più morbidi. Una riproposizione che attinge dal passato in termini di DNA senza però dover fare per forza i conti con la nostalgia. Si comincia con la Ypsilon, fra due anni, ma nel frattempo Ploué ha promesso che vedremo diversi teaser e indicazioni su quello che sarà il nuovo approccio intrapreso dal costrutto; non vediamo l’ora.

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