in

Stellantis non utilizzerà Google nelle sue future auto

Stellantis preferisce mantenere il controllo delle proprie tecnologie nelle sue auto facendo a meno di Google

Stellantis logo

A differenza di molti produttori che utilizzeranno il sistema di Google per le proprie auto, il gruppo Stellantis preferisce mantenere il controllo delle proprie tecnologie. Le grandi aziende tecnologiche vogliono prendere sempre più spazio in tutti gli aspetti della nostra vita. Che si tratti di Apple, Google o Amazon, tutti mirano a intrufolarsi nelle nostre auto tramite i sistemi di infotainment.

Stellantis preferisce mantenere il controllo delle proprie tecnologie nelle sue auto

Audi sta collaborando con Amazon implementando Alexa direttamente sull’auto, Volvo ha recentemente optato per Android Automotive mentre Renault ha fatto lo stesso sulla sua Mégane E-Tech. Ford ha scelto anche Google, che arriverà molto presto sui modelli del produttore.

C’è da dire che aprire le porte ai colossi della tecnologia significa dare loro accesso a moltissimi dati, sui clienti da un lato ma anche sulle auto. Un sacrificio che alcuni non sono pronti a fare, come Mercedes, che preferisce sviluppare la sua MBUX (Mercedes-Benz User eXperience) completamente internamente.

Lo stesso vale per Stellantis, che sembra aver individuato delle falle nel sistema operativo Android Automotive e preferisce fare a meno dei servizi di Google. Un duro colpo per Google, poiché i segnali indicavano che il gruppo sarebbe potuto passare ad Android.

Infatti, la nuova Jeep Avenger riceve già questo software. Tuttavia, lo usa in combinazione con le mappe Alexa e TomTom di Amazon. Per Google, ci sono molti marchi e auto che sfuggono. Ned Curic, Chief Technology Officer di Stellantis, ha portato la notizia e le ragioni durante un’intervista con i nostri colleghi di Autocar al Salone di Parigi. Ha detto ” Abbiamo deciso di non passare a Google Automotive Services “.

Stellantis logo

Apparentemente Android Automotive non è riuscito a fornire le “esperienze uniche” che Stellantis desiderava per i suoi clienti e il gruppo ha anche ritenuto che il sistema operativo di Google fosse troppo “pesante”, nel senso che necessitava di molti aggiornamenti ricchi di dati e molta potenza di calcolo per funzionare senza intoppi.

Man mano che le auto diventano sempre più connesse, Stellantis sa che le decisioni che prende oggi influenzeranno un’intera generazione di auto. Il gruppo prevede quindi di procedere con cautela con le prossime piattaforme digitali STLA SmartCockpit, previste per il 2024.

Ti potrebbe interessare: Stellantis collabora con la startup Casi per un servizio di abbonamento auto

Lascia un commento