Ancora brutte notizie dall’Italia per il gruppo Stellantis. La società guidata dal CEO Carlos Tavares e nata nel gennaio del 2021 dopo la fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA Groupe dovrebbe vedere la sua produzione di veicoli in Italia diminuire per il quinto anno consecutivo nel 2022, principalmente a causa delle interruzioni causate da una prolungata crisi nella fornitura di chip, lo ha anticipato il sindacato FIM CISL.
Produzione in calo per il quinto anno di fila in Italia per il gruppo Stellantis secondo FIm Cisl
La produzione di Stellantis è diminuita del 2,4 per cento rispetto allo scorso anno e del 18,3 per cento rispetto al 2019 anno precedente alla pandemia del Covid-19. Secondo le previsioni del sindacato, continuando così le cose il gruppo dovrebbe chiudere l’anno sotto le 650 mila auto prodotte con un forte calo.
E’ stato Ferdinando Uliano, segretario nazionale e responsabile del settore automotive di Fim CISL ad illustrare nelle scorse ore alla stampa questi dati relativi al gruppo Stellantis. La perdita più grossa si registra alla Sevel -27,5 per cento rispetto allo scorso anno. Male anche Melfi dove il calo della produzione rispetto al 2021 è del 3,2 per cento.

Continua a crescere lo stabilimento Stellantis di Mirafiori grazie al successo di Fiat 500 elettrica. Situazione in miglioramento anche a Cassino e Pomigliano rispettivamente grazie a Maserati Grecale e Alfa Romeo Tonale.
Ferdinando Uliano si è detto molto preoccupato per il futuro dell’industria automobilistica italiana e ha chiesto al futuro governo di vigilare. La maggiori preoccupazione del sindacato riguardano la filiera dei fornitori di Melfi a seguito dei cambiamenti di produzione previsti da Stellantis per la sua fabbrica nei prossimi anni. Vedremo dunque che novità arriveranno in proposito nel corso dei prossimi mesi.
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