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Stellantis: al vaglio il bonus anti-inflazione anche per gli italiani

Anche i lavoratori italiani potrebbero beneficiare del bonus inflazione, corrisposto da Stellantis finora solo alla manodopera francese.

Stellantis

Alla sua manodopera francese, il gruppo Stellantis ha deciso di riconoscere un bonus per tenere sotto controllo il maggiore costo della vita. Il colosso dei motori ha avuto un gradito pensiero nei confronti del Paese guidato da Emmanuel Macron. Qui, dov’è presente con i marchi Peugeot, Citroen e DS, verserà alla forza lavoro un contributo fino a 1.400 euro una tantum, al fine di contrastare l’inflazione.

Siccome, però, che la problematica non è una peculiarità dello Stato d’oltralpe, bensì attanaglia il mondo intero, anche in Italia invocano una mano.

Stellantis: trattative sul bonus anti-inflazione per gli italiani al via nelle prossime settimane

Pomigliano d'arco

Tra le pagine de La Stampa, si tirano le somme sugli ultimi provvedimenti. Stellantis, diretto da Carlos Tavares e presieduto dal numero uno di Exor, John Elkann, verserà un extra di 1.000 euro al personale che, in Francia, guadagna fino al doppio del salario minimo nazionale (pari a 1678,95 euro mensili), corrispondente al 60 per cento degli effettivi. Invece, chi ottiene oltre due volte il salario minimo intascherà un importo di 500 euro. Invece, il conglomerato esclude un incremento dei salari. La decisione è stata resa nota al termine di un incontro con le associazioni sindacali. Delle misure analoghe sono state varate da Renault negli scorsi giorni.

Ora il focus è sull’Italia, se le famiglie della nostra penisola beneficeranno di un intervento del genere, così come in Germania, Spagna e Polonia, dove vi sono ulteriori importanti fabbriche targate Stellantis. Stando alla Repubblica, il tavolo delle trattative verrà aperto nelle prossime settimane. Difatti, ciascun Paese presenta delle specificità in ambito di inflazione, evidenziano fonti interne.

Stabilimento di Pomigliano d'Arco

Nella giornata di ieri sono stati, intanto, annunciati investimenti presso la VM di Cento: una business unit per i propulsori industriali e marini, anche se le prospettive occupazionali non convincono i sindacati. Il dialogo andrà a incrociarsi con il negoziati sul prolungamento del contratto di settore, in scadenza a fine dicembre.

Oltre al mondo Stellantis, circa 50 mila dipendenti, tale intesa interessa altresì CNH Industrial, Iveco e Ferrari. Il 10 ottobre i sindacati terranno un’assemblea a Roma per presentare la piattaforma e le richieste economiche, almeno pari al tasso di inflazione di circa l’8 per cento.

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