Stellantis ha stretto un accordo in Brasile con la società tecnologica LexisNexis per la vendita di assicurazioni progettate a partire dai dati forniti dalle auto connesse. Il gruppo automobilistico prevede di chiudere l’anno con 150.000 veicoli connessi venduti in Brasile e si stima che in almeno il 60% di essi i proprietari acconsentano all’utilizzo dei dati da parte delle società.
Stellantis e LexisNexis: importante accordo in Brasile
Il consenso è un requisito del General Data Protection Act (LGPD) e la stima di quanti utenti aderiranno deriva da esperienze negli Stati Uniti e in Europa.
“Stiamo già iniziando con 150.000 auto connesse. Ci aspettiamo almeno il 60% di questo volume con il consenso”, ha affermato martedì 13 settembre Susan Erdosi, leader dei prodotti di telemetria presso LexisNexis. Secondo lei, la sfida più grande per le aziende sarà mostrare ai clienti i vantaggi della condivisione delle informazioni.
L’idea dell’accordo è quella di utilizzare i dati per fare offerte assicurative più interessanti ai clienti, in base, ad esempio, all’uso che fanno quotidianamente dell’auto. LexisNexis tratterà i dati inviati da Stellantis, ed è dai modelli realizzati dalla compagnia che gli assicuratori, che sottoscrivono il rischio, faranno offerte ai proprietari di auto.
Secondo Erdosi, il modello consentirà agli assicuratori di selezionare più rapidamente i rischi che desiderano coprire e di gestirli in un secondo momento.
Gli assicuratori potranno consultare con Lexis i dati del veicolo dal CPF del cliente, o CPF e telaio. In ogni caso, i dati verranno inviati solo se l’autista ha acconsentito alla condivisione. Il pacchetto includerà informazioni come chilometraggio e punteggio, create dall’azienda in base al tipo di viaggio che il conducente fa, alla frequenza con cui usa l’auto e quante volte guida in luoghi in cui di solito non va.
Le due società hanno dichiarato, in un evento a San Paolo, che la flotta di auto connesse in circolazione in Brasile e che provengono dai marchi Stellantis dovrebbe crescere nei prossimi due anni. La casa automobilistica stima di venderne 300.000 l’anno prossimo.
Attualmente, modelli come Jeep Renegade e Fiat Toro lasciano già la fabbrica con la tecnologia. Sarà connesso anche il nuovo Fiat Fastback, che sarà lanciato questa settimana, e l’idea di Stellantis è di estendere la funzionalità, in futuro, a tutte le marche e modelli.
Lexis prevede che entro il 2028 tutte le vendite di auto nel mercato locale saranno modelli connessi. Il settore vede questo cambiamento come un’opportunità per aumentare la flotta assicurata nel Paese. “Oggi, un quinto delle auto esce dalla fabbrica assicurato. Entro il 2031, tutte le auto lasceranno la fabbrica collegate”, ha affermato Giuliano Mourão, direttore generale della divisione assicurativa di LexisNexis in Brasile.
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