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Stellantis Melfi: rischio bomba sociale

Lo stabilimento Stellantis di Melfi rischia un forte taglio alla manodopera e il governatore della Basilicata chiede un intervento.

stellantis melfi

Lo storico stabilimento di Melfi, ora operante sotto l’egida Stellantis, rischia un sensibile ridimensionamento. Sulla base delle ultime prospettive sarebbero in pericolo migliaia di posti di lavoro. Una situazione determinata, manco a dirlo, dalla imperante crisi. Ormai da mesi prosegue la stessa storia e una risoluzione a stretto giro pare piuttosto complicata. Una serie di cause sta duramente colpendo il settore delle quattro ruote, dai problemi di approvvigionamenti dei semiconduttori (e in generale delle materie prime) ai costi energetici.

Dai piani alti di Stellantis filtra la notizia di oltre 4 mila esuberi temporanei. Ma proprio il concetto di temporaneo toglie il sonno a personale, sindacati e istituzioni politiche locali. Alla medesima sorta potrebbero andare incontro pure le imprese rientranti nell’indotto. Se ciò accadesse sul serio, alla luce del ruolo di rilievo del conglomerato, l’economia territoriale accuserebbe un potenziale colpo da KO.

Melfi: anche l’indotto in pericolo

Stellantis

Ecco perché la Regione Basilicata scende ora in campo. Il governatore Bardi ha spiegato alla stampa di aver intrattenuto una conversazione telefonica con Davide Mele, Deputy Chief Operating Officer di Stellantis per Emea, a cui ha manifestato in pieno la preoccupazione provata riguardo i recenti risvolti nella struttura di Melfi.

Per avere qualche rassicurazione, ha perciò chiesto al manager della società un appuntamento. Il presidente lucano ha spiegato di voler coinvolgere i suoi colleghi De Luca, Toma e Zingaretti per chiedere un coordinamento pure tra le regioni sedi di stabilimenti produttivi, allo scopo di definire strategie e interventi urgenti a supporto dell’occupazione.

Stellantis

Si prefiggono di individuare una linea d’azione comune da sottoporre all’attenzione del Governo nazionale, sia a quello guidato da Draghi sia a quello futuro (le elezioni politiche avranno luogo il 25 settembre 2022, ndr). Infine, in merito alla competenza della Regione, la Giunta costituirà una task-force nell’ambito della crisi aziendale e occupazionale del centro produttivo lucano. Professionisti esterni con un idoneo bagaglio di competenze ed esperienze presteranno contributo, poiché il ridimensionamento del settore automotive avrà un impatto sulla Basilicata intera.

Pertanto, il governatore ritiene necessario il pieno coinvolgimento tanto dei sindaci quanto dei sindacati. La transizione ecologica metterà a dura prova il mondo del lavoro.

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