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Stellantis Melfi: sciopera la logistica, rallenta la produzione

A seguito di un incontro con Stellantis, i sindacati hanno indetto, a partire da ieri, uno sciopero per lo stabilimento di Melfi.

stellantis Melfi

Alle 22 di ieri sera è cominciato lo sciopero presso l’area industriale di San Nicola di Melfi, in provincia di Potenza, dove sorge lo stabilimento Stellantis. Lo stop ha riguardato pure il primo e il secondo turno della giornata odierna, provocando un rallentamento della produzione. Il persistere della situazione comporterà – stando all’annuncio diramato dai sindacati – l’estensione delle iniziative di protesta a tutta la manodopera della zona.

Stellantis: animi agitati a Melfi

stellantis melfi

Il via allo sciopero di Melfi è partito dagli operatori del comparto della logistica, come proclamato da Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uiltrasporti, Fit-Cgil, Fast-Confsal e dalla Rsu logistica. Le sigle hanno diffuso una nota congiunta, nella quale spiegano di aver incontrato gli esponenti di Stellantis per discutere della situazione del ramo, a seguito delle imperanti tensioni e preoccupazioni. In prima battuta l’azienda italo francese ha deciso di sottolineare il delicato quadro industriale dato il calo delle immatricolazioni, la crisi dei semiconduttori e l’incremento vertiginoso dei prezzi delle materie prime.

Alla luce di ciò, Stellantis ha rimarcato il bisogno di adottare qualsiasi azione per razionalizzare le spese. Innanzitutto, la multinazionale direta da Carlos Tavares mira a ridurre la “complessità” del prodotto ma soprattutto a determinare la “riorganizzazione” delle attività logistiche, le quali condurranno all’abbattimento di un terzo delle attività e, pertanto, con fortissime ricadute occupazionali, hanno commentato i sindacati.

Stellantis

Dopo un lungo confronto le sigle hanno sottolineato quanto il progetto avviato vada assolutamente bloccato, poiché ridimensiona il lavoro svolto nella sua interessa presso l’area industriale di Melfi. Alla conclusione dell’incontro il gigante dei motori ha spiegato la volontà di continuare nel corso di questa settimana e nei prossimi mesi.

Stando alle previsioni delle organizzazioni sindacali ciò determinerà esuberi e licenziamenti, da contrastare con ogni risorsa a disposizione. Pertanto, hanno esortato la Regione Basilicata a intervenire prontamente per tutelare il futuro economico di Melfi, a cominciare dalla convocazione del tavolo sull’automotive. Affinché il messaggio arrivi forte e chiaro alle istituzioni territoriali preposte a interessarsi del tema, le sigle hanno dunque indetto lo sciopero a partire dalle ore 22 di ieri e proseguito col primo e il secondo turno della giornata odierna nella fabbrica Stellantis.

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