in

Mirafiori, sindacati: “Così non possiamo andare avanti”

I sindacati lanciano un’appello a Stellantis affinché le condizioni nel centro di Mirafiori migliorino e si assumi nuovo personale.

Mirafiori

Il 2023 potrebbe rivelarsi l’anno della svolta per il gruppo Fiat. Lo lasciano intendere i numerosi progetti in cantiere da parte del Lingotto come il lancio della 500 elettrica negli States, con 80-100 mila unità fabbricate entro la fine del 2022, e la presentazione di due new entry. Eppure, gli annunci dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, non spazzano via le perplessità delle organizzazioni sindacali, le quali reclamano a gran voce nuove assunzioni a Mirafiori e migliori condizioni lavorative, dettate pure dagli utili maturati sul mercato.

Mirafiori

Il segretario di Fiom Torino, Edi Lazzi, si è detto felice di vedere i dirigenti celebrare l’incremento del fatturato; tuttavia, gli effetti positivi sul complesso di Mirafiori tardano a vedersi. Anziché spendere paroloni, il modo di ringraziare davvero i dipendenti sarebbe quello di portare a un livello successivo le strutture, poiché si va avanti a operare in ambienti con oltre 40 gradi. Così Lazzi crede che sia impossibile aumentare i ritmi. I dipendenti proseguono con gli scioperi, mentre i sindacati chiedono incontri, respinti di continuo.

Ne deriva la piaga dell’assenteismo, che presso il centro di Mirafiori sfiora livelli elevatissimi, fino al 20 per cento. Per il numero uno di Fiom Torino la situazione è inevitabile perché la manodopera sta male e si mette in mutua, una naturale conseguenza dello snobismo societario nei loro riguardi. Le sigle attendono la visita di Carlos Tavares nel capoluogo piemontese, in programma per il 20 settembre, quando il ceo incontrerà il governatore della Regione Alberto Cirio e il sindaco Stefano Lo Russo.

Mirafiori

L’impressione manifestata da Davide Provenzano, segretario della Fim Cisl di Torino, è che la multinazionale viaggi a due velocità. Da una parte gli utili e la fabbricazione di vetture elettriche lievitano, dall’altra si mantiene la cassa integrazione per Maserati e fanno le orecchie da mercante alle richieste del personale.

A Mirafiori occorrerebbe una ristrutturazione degli edifici, a cominciare dagli impianti di aerazione e riscaldamento, degli investimenti in grado di garantire risparmi sui consumi. Lo scetticismo – ha concluso Provenzano, come riporta il Corriere della Sera – svanirà nel momento in cui i buoni propositi si tradurranno in azioni concrete.

Lascia un commento