Stellantis ha prodotto 634 mila veicoli l’anno scorso in Francia, contro le sole 475 mila unità della sua principale competitor Renault. Inoltre, ha prodotto 1,5 milioni di motori nel 2021, 4,5 volte tanto la rivale.
Stellantis: trionfo su tutta la linea in Francia, tuttavia tengono banco delle polemiche
L’amministratore delegato della compagnia Carlos Tavares non gradisce l’idea avanzata dalle autorità locali di pretendere un contributo eccezionale dalle aziende a elevato profitto. Mentre infuria il dibattito nel Paese d’oltralpe circa un regime impositivo speciale dei gruppi maggiormente redditizi, il chief executive officer del conglomerato ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni nella giornata di ieri, giovedì 28 luglio 2022.
Stando al numero uno di Stellantis pagano molte tasse nel territorio transalpino, sono la Casa automobilistica che produce di più, con un netto divario nella creazione di ricchezza in confronto a Renault. Pertanto, non è disposto a chinare il capo, poiché costituirebbe, nell’ottica dell’alto dirigente, subire un torto. Tutto ciò che può andare contro la creazione di ricchezza sarebbe controproducente; pertanto, sussisterebbe un problema con il denaro a livello nazionale. L’impressione di Tavares è di un carico fiscale gravoso nei confronti delle realtà imprenditoriali ben amministrate. Anziché promuoverle, si commetterebbe l’errore di danneggiarle, con evidenti ripercussioni sull’appetibilità della Francia agli occhi delle compagnie.
Qualsiasi sovrapposizione dei profitti penalizzerebbe i dipendenti della società, ha sottolineato Tavares. Gli eccellenti profitti di Stellantis hanno, infatti, generato nel 2021 un bonus di oltre 4 mila euro per ogni dipendente. I dati finora raccolti lasciano credere in risultati simili nell’anno in corso, poiché Stellantis ha annunciato ieri un margine operativo corrente record del 14,1 per cento nel primo semestre dell’anno, un utile operativo in crescita del 44 per cento a 12,37 miliardi di euro e un utile netto in crescita del 34% a 7,96 miliardi.
Le polemiche tengono banco a livello tributario, ma ciò non sminuisce in alcun modo il ruolo occupato dalla Francia nella strategia commerciale globale del colosso automotive, costituito nel 2021 dalla fusione tra FCA e PSA. La netta affermazione su Renault sotto il profilo produttivo, sia dei modelli sia dei motori è un grande motivo di vanto, che invita a perseguire lo stesso sentiero.