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FCA assicura che la Cina sarà una “priorità chiave” nei prossimi trimestri

Il nuovo CEO Mike Manley, ha assicurato oggi che la Cina sarà una “priorità chiave” per Fiat Chrysler

Il nuovo CEO di Fiat Chrysler Automobiles, Mike Manley, ha assicurato oggi che la Cina sarà una “priorità chiave” nei prossimi trimestri, a causa delle modifiche introdotte nei regolamenti dei veicoli importati e che hanno influito sul loro beneficio. Nella conferenza con investitori e analisti dopo la presentazione dei risultati del primo semestre, Manley ha anche spiegato che essi sono stati influenzati dalla minore domanda riscontrata a livello globale nel segmento dei SUV e dalle decisioni sui prezzi che stanno generando la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Mike Manley ha confermato che nei prossimi mesi grande attenzione alla Cina verrà data da Fiat Chrysler

L’amministratore delegato ha anche fatto riferimento alla “grande pressione” nell’area dei marchi locali e alle loro proposte nel segmento dei SUV. Pertanto, si impegna a raggiungere i volumi di vendita di cui il Gruppo FCA ha bisogno. Mike Manley ha sottolineato che si concentrerà sui problemi che il marchio sportivo Maserati ha avuto in Cina nell’ultimo trimestre. Come spiegato, le entrate di Maserati sono diminuite del 47%, a 568 milioni di euro e le sue vendite del 41%, fino a 7.800 unità.

Ciò ha comportato una riduzione del margine operativo (ebit) netto del 99% a due milioni di euro (rispetto ai 152 milioni del secondo trimestre del 2017). Come riportato da FCA oggi, l’utile netto del gruppo auto è sceso dell’1% nel primo semestre a 1.775 milioni di euro, rispetto ai 1.796 milioni dello stesso periodo del 2017. Inoltre, la società ha evidenziato che è passata da un indebitamento netto di 2.390 milioni al 31 dicembre ad una liquidità di 456 milioni al 30 giugno di quest’anno.

Fiat Chrysler

Il gruppo automobilistico ha rivisto al ribasso gli obiettivi fissati per quest’anno e anche il fatturato annunciato. Manley ha anche detto che per raggiungere gli obiettivi fissati nel piano strategico 2018-2022 dal suo gruppo, è necessario concentrarsi sullo sviluppo dei prodotti. Il piano citato prevede, fino al 2022, investimenti per 9 miliardi di euro, di cui il 75% destinato ai grandi marchi (Jeep, Alfa Romeo, Maserati e Ram) e il resto a Dodge, Chrysler e Fiat. Secondo Manley, quello che conta non è tanto lo sviluppo dei diversi marchi, quanto il modo in cui questo verrà eseguito.

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