Il weekend è stato particolarmente drammatico per il team Ferrari di Formula 1 in Germania, sia a livello sportivo che a livello aziendale. In pista, Sebastian Vettel ha dovuto amaramente rinunciare alla prima vittoria nel GP di casa. Anche a livello aziendale c’è stato un terremoto, con il drammatico addio di Sergio Marchionne. La Ferrari ha un nuovo presidente e in tanti si chiedono come ciò potrebbe influenzare il suo futuro in Formula 1.
Ferrari ha un nuovo presidente: cosa cambierà in Formula 1?
La complicata situazione sanitaria di Sergio Marchionne ha causato una serie di importanti cambiamenti nel Gruppo FCA e Ferrari non ha fatto eccezione. Marchionne aveva raccolto il testimone di Luca Cordero di Montezemolo nel 2014 come presidente della Scuderia e da allora è stato la figura più importante all’interno della struttura. L’ex numero uno del cavallino rampante ha preso le decisioni più importanti, ha esercitato pressioni su tutti i membri del team e sugli stessi vertici della F1, sempre nell’interesse della Ferrari.
La pressione è stata tale fino a pochi mesi fa quando Marchionne ha inviato un chiaro messaggio a Liberty Media : se le condizioni economiche della F1 dopo il 2021 non fossero state quelle desiderate, allora la scuderia di Maranello sarebbe stata pronta a dire addio. Uno dei suoi progetti più ambiziosi è stato il ritorno di Alfa Romeo in F1. Anche questo alla fine è avvenuto nel 2018 con il Biscione nuovo sponsor principale del team Sauber.
FCA ha annunciato sabato una ristrutturazione delle posizioni di massima responsabilità all’interno dell’azienda. Louis Camilleri , nato in Egitto, famiglia maltese ed ex presidente della Philip Morris International, diventa il nuovo CEO della Ferrari. È una persona che di solito non frequenta i circuiti più di due o tre volte l’anno.
Soprattutto visita Monza, dove partecipa ai soliti incontri dei dirigenti durante il GP d’Italia. Camilleri ha passato ore e ore con Marchionne, come membro del consiglio di amministrazione del marchio. È stato per anni anche un consulente apprezzato dell’italiano, mettendo a disposizione le sue preziose conoscenze economiche e commerciali.
All’arrivo di Camilleri si unisce quello di John Elkann , che fungerà da presidente della Ferrari. Il nipote di Gianni Agnelli, sarà responsabile delle decisioni di peso nel futuro della Ferrari , sia a livello aziendale che sportivo. Occorre adesso capire cosa cambierà nelle future strategie della società italiana in F1.
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