in ,

All’asta un’altra rarissima Giulietta Sprint Zagato Coda Tonda

Il Lotto 119 dell’asta Rétromobile di Artcurial del 18 marzo è quello di una splendida Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato “Coda Tronca”

Giulietta Sprint Zagato "Coda Tonda"

Sebbene sia un esemplare piuttosto raro, non è la prima volta che parliamo di un’Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato “Coda Tonda”. Stavolta a fornirci l’assist è un annuncio che prefigura l’asta Rétromobile di Artcurial in programma a Parigi il prossimo 18 marzo. Il Lotto 119 è proprio quello destinatario di una splendida Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato “Coda Tronca”, un esemplare ricercatissimo in virtù dei soli 210 esemplari realizzati dallo storico carrozziere: un dato necessario ad amplificare le stime che vengono imposte fra i 400mila e i 600mila euro.

Qualche tempo fa avevamo parlato dell’esemplare 00001 allora proposto da leBolide che possedeva addirittura una stima di circa 700mila euro. Quell’esemplare di Giulietta Sprint Zagato “Coda Tonda” pare non abbia raggiunto il prezzo di riserva stimato, ma che sia stato acquistato da un americano capace di sborsare la cifra prevista.

Oggi Artcurial pone all’asta l’esemplare con numero di telaio 00051, ovvero il telaio AR-10126-00051 del 1960 appartenente alla Collezione Bruno Lafourcade.

Giulietta Sprint Zagato "Coda Tonda"

La storia di questo esemplare di Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato “Coda Tonda”

Secondo quanto riportato da Artcurial, dopo l’avventura con una Lancia B20 lo stesso Lafourcade decise di mettersi alla ricerca di un’altra gloriosa italiana dal temperamento più sportiveggiante. “Nel 2012 ci siamo imbattuti in questa Coda Tonda in restauro da uno specialista in Italia”, ha ricordato François Chevalier amico di Lafourcade. La Giulietta Sprint Zagato “Coda Tonda” arrivava dall’Inghilterra e non aveva mai corso sebbene necessitava di qualche cura.

Un documento di immatricolazione britannico in dotazione a questa Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato, targata 958 HYK, permetteva di risalire alla sua storia fino al precedente proprietario ovvero un certo signor C. che possedeva l’auto dal 1983.

Tra gli altri documenti forniti con la sportiva del Biscione c’era anche un’interessante lettera del dipartimento Heritage dell’Alfa Romeo che confermava che il telaio AR-00051 corrispondeva a un’Alfa Romeo Giulietta SZ (1001.26) rossa, completata il 29 settembre 1960 e venduta il 23 dicembre 1960 a Thomson & Taylor con sede a Byfleet (GB). Bruno Lafourcade ha quindi deciso di acquistare questa vettura elegante, ideale per i viaggi su strada con un certo dinamismo. La piccola Giulietta Sprint Zagato è dotata di paraurti tubolari amovibili destinati a preservare la sua delicata carrozzeria in alluminio quando viene utilizzata su strada, come amava fare lo stesso Lafourcade.

Giulietta Sprint Zagato "Coda Tonda"

Come è nata

La storia dell’Alfa Romeo Giulietta è caratterizzata da molteplici versioni. La nascita dell’Alfa Romeo Giulietta Sprint Zagato è però decisamente particolare. La genesi del modello è infatti legata ai fratelli Dore e Carlo Leto di Priolo che nel 1956 si presentarono alla Mille Miglia con una fra le cinque Alfa Romeo Giulietta Sprint Veloce messe a disposizione in forma ufficiale dal Biscione.

I Leto però, nei pressi di Radicofani, subiscono un incidente che costringe la Giulietta Sprint Veloce a finire dritta nel fiume Ombrone. Sebbene i due escono incolumi dalla vicenda, la Giulietta Sprint Veloce appare subito in condizioni proibitive. Nonostante il preventivo di spesa utile a riparare la vettura fosse decisamente oneroso, i Leto decidono di affidare la riparazione ad Elio Zagato.

Nel giro di quattro mesi, la Giulietta Sprint Veloce viene ricostruita con un occhio di riguardo ad uno stile più filante e alla riduzione del peso. Zagato introduce un nuovo telaio con struttura tubolare e carrozzeria in lega di alluminio che garantisce un peso ridotto di circa 135 chilogrammi; un valore utile a portare il peso complessivo ad un valore inferiore ad 800 chilogrammi. La linea diventava quindi più aerodinamica e ulteriormente affusolata. Il propulsore in alluminio da 1.290 cc a 4 cilindri con doppio albero a camme in testa e due carburatori a doppio corpo Weber esprimeva 100 cavalli a 6.500 giri al minuto che in accordo con la leggerezza complessiva garantiva ottime doti alla Giulietta Sprint Zagato “Coda Tonda”.

Giulietta Sprint Zagato "Coda Tonda"

Il successo della Giulietta Sprint Zagato fece si che molti altri piloti chiesero a Zagato di trasformare le proprie Sprint Veloce in Sprint Zagato. La costruzione veniva interamente realizzata a mano grazie ad un lavoro di circa 300 ore totali. Dopo che 18 di queste vetture furono costruite, l’Alfa Romeo affidò a Zagato la produzione di una piccola serie con il nome Sprint Zagato nel 1959.

Nasceva così la Giulietta SZ (Sprint Zagato) “Coda Tonda”. Il primo esemplare venne ultimato il 19 dicembre 1959 e presentato al Salone di Ginevra nel marzo del 1960.

Lascia un commento