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Stellantis: l’esoscheletro per chi fa lavori pesanti

Comau, azienda del gruppo Stellantis, ha realizzato in collaborazione con Iuvo un innovativo esoscheletro per chi fa lavori pesanti.

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La società Comau del gruppo Stellantis sta sviluppando insieme a Iuvo, spin-off dell’Università Scuola Superiore Sant’Anna, un esoscheletro, per contenere la fatica e il peso di chi è adibito allo spostamento manuale di carichi. Intervistato da Il Messaggero, il responsabile dell’Innovation Hub di Comau e amministratore delegato di Iuvo, Giuseppe Colombina, ha fornito delle delucidazioni sull’innovativa soluzione di robotica indossabile.

Stellantis: una soluzione di robotica per i lavori gravosi

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Da quanto egli racconta, il progetto è stato sviluppato negli ultimi anni per alleviare l’affaticamento dell’operatore che presta servizio in condizioni non ergonomiche. Un esempio sono le linee di automazione, ma ce ne sono pure altre che non possono adattarsi a causa dei costi elevati.

Mate, l’esoscheletro co-realizzato dall’azienda del gruppo Stellantis, replica i movimenti fisiologici dell’operatore, fornendo 8 livelli di sostegno impostabili da chi se ne avvale in base alla corporatura, senza bisogno di parti elettroniche, motore e batterie. È indicato in vari settori, dalla logistica all’edilizia, dall’agricoltura alla carpenteria. Inoltre, lo impiegano pure soggetti ai quali i progettisti non avevano pensato, tipo gli elettricisti addetti ai cablaggi.

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La creazione Stellantis consta di tre blocchi principali: il primo genera la coppia necessaria per dare supporto alla persona; il secondo è una catena cinematica che segue i movimenti della spalla di chi lo indossa senza creare nessun impedimento; la terza è di contatto con la persona, comoda e traspirabile. Si indossa alla pari di uno zaino. Poiché le parti meccaniche sono in fibra di carbonio, il peso complessivo è inferiore ai 3 chili. Lo scopo è di alleviare certi distretti del corpo, ma non permette di caricare ulteriori pesi, comunque scaricati sulle gambe.

A detta di Colombina, la risorsa riduce l’attività muscolare della spalla del 30 per cento. Inoltre, incrementare la precisione di alcune operazione per il minore affaticamento del braccio, perciò si traduce in una qualità superiore delle performance. Attualmente è in corso pure un differente esoscheletro, destinato ad aiutare il personale in quei lavoro dove si sviluppa un carico sulla spina dorsale.

 

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