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Stellantis: 1 milione di euro per i profughi della guerra in Ucraina

Stellantis ha deciso di donare un milione di euro per sostenere i profughi ucraini e i civili sfollati dopo l’invasione russa dell’Ucraina

stellantis polonia

Il gruppo Stellantis, frutto della fusione tra il gruppo francese PSA e l’italo-americana Fiat Chrysler Automobiles, ha deciso di donare un milione di euro per sostenere i profughi ucraini e i civili sfollati dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il gruppo automobilistico guidato dal CEO Carlos Tavares ha sottolineato che farà affidamento su un’organizzazione umanitaria locale affinché questo fondo eccezionale venga utilizzato nel miglior modo possibile.

Stellantis dona 1 milione di euro ai profughi dell’Ucraina

L’amministratore delegato del gruppo automobilistico Carlos Tavares ha dichiarato che Stellantis condanna tutta la violenza e l’aggressione. Il numero uno della casa automobilistica ha anche aggiunto che la sua priorità è la salute e la sicurezza dei dipendenti ucraini e delle loro famiglie.

Il produttore automobilistico, ha aggiunto che l’aggressione russa ha “scosso un ordine mondiale già alterato dall’incertezza”. Stellantis nei giorni scorsi ha precisato di avere 71 lavoratori in Ucraina, per i quali ha costituito una squadra di supporto attivo 24 ore su 24 che vigila sulla loro condizione. Questi per il momento stanno tutti bene.

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Stellantis: il gruppo automobilistico di Carlos Tavares ha stanziato un milione di euro per aiutare i profughi della guerra in Ucraina

Vedremo dunque quali altre novità arriveranno nei prossimi giorni dal gruppo Stellantis a proposito della situazione in Ucraina. Ricordiamo anche che nei giorni scorsi Carlos Tavares aveva pure parlato della situazione delle sue fabbriche in Russia. Il CEO aveva detto che per il momento la produzione continua in quanto le sanzioni dell’Europa non riguardano per il momento il settore automobilistico.

Se in futuro la situazione porterà ad una interruzione della produzione Tavares ha aggiunto che per lui e la sua azienda non sarebbe un grosso problema dato che quel mercato incide solo per l’1,6 per cento a livello globale. Inoltre le auto prodotte a Kaluga possono benissimo essere costruite anche in altri stabilimenti del gruppo in Europa.

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