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Ricarica elettrica gratis dalla colonnina: stop a Rivolta d’Adda 

Il Comune di Rivolta d’Adda (Cremona) dice basta alla ricarica elettrica gratis dalla colonnina dopo la bolletta mensile di € 3.500

Ricarica elettrica gratis dalla colonnina stop a Rivolta d’Adda 

Il preventivo era di € 350 al mese di bolletta: ricarica elettrica gratis dalla colonnina pubblica, pagata dal Comune lombardo di Rivolta d’Adda (Cremona). Ma poi ecco la legnata: bolletta mensile di € 3.500. In proiezione, sono € 42.000 l’anno. Quindi, marcia indietro del Comune, come riporta la testata La Provincia di Cremona.

Il Comune ha staccato l’allaccio alle apposite colonnine della stazione situata nel parcheggio di via Giulio Cesare. Troppo alti i costi a fronte di un utilizzo di pochi, fra i quali più della metà neppure residenti a Rivolta. Quindi, troppe spese e poca resa: arrivano da fuori. Sostano anche molto dopo la fine del pieno: cosa vietata.

Ma le colonnine torneranno a funzionare? Sì, solo con una piccola parte dei costi a carico del Comune mentre la restante parte sarà a carico dell’utenza. L’assessore all’ambiente Roberto Marazzina lo spiega: le due colonnine erano state installate dalla precedente amministrazione comunale, con spesa a carico di privati, tramite una convenzione stipulata dalle parti. In base a quanto stabilito, il costo del loro utilizzo era gratuito per l’utenza e quindi in capo al Comune. Il problema è che la spesa mensile è lievitata.

Ricarica elettrica gratis: il caro-energia morde

Ovviamente, picchia durissimo anche il caro-energia. Tutto rincara in modo tremendo, anche l’elettricità. Sono guai per privati, aziende, automobilisti con vetture elettriche.

La convenzione sottoscritta al momento dell’installazione dell’impianto fra Comune e società installatrice, che prevedeva la fornitura gratuita dell’elettricità agli utenti, è scaduta nel maggio 2020 e non è più stata rinnovata e questo libera l’attuale amministrazione da vincoli. Nella primavera 2020 sarebbe dovuto subentrare un discorso di pagamento delle ricariche da parte dell’utenza. In realtà è rimasto tutto come prima, compresi i costi tutti a carico del Comune.

I numeri per le colonnine

Un calcolo del Comune: su 164 utenti delle colonnine di via Giulio Cesare, meno della metà erano di Rivolta. Alcuni, invogliati dalla gratuità della ricarica, arrivavano anche da Crema o da Treviglio ed alcuni addirittura eludevano il limite consentito di due ore di ricarica a persona lasciando attaccata alle prese la propria auto per molto più tempo. Il tutto a carico delle casse comunali e quindi dell’intera collettività.

Al di là della decisione del Comune, sui social si sollevano due dubbi. Primo: qualcuno cerca pubblicità gratis con le ricariche gratis? Secondo: chi ha fatto il pieno venendo da fuori, può essere definito un furbetto? Forse, da multare erano quelli che sostavano a sbafo molto dopo la fine del pieno di elettroni.

Situazione insostenibile per rapporti costi/benefici: ecco allora la riattivazione con l’incremento delle colonnine a pagamento, contattando più soggetti a livello nazionale che hanno dato la loro manifestazione di interesse. Target attuale: di due attacchi di ricarica per veicoli elettrici ogni 3000 abitanti.

D’altronde, è tutto nuovo: auto elettrica, ricariche. SI fanno esperienze positive e negative, anche a livello locale, succede.

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