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Caro-benzina: il Governo dimentica il settore?

Sindacati dei gestori critici contro l’Esecutivo: sul caro-benzina, non si muove nulla

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Sindacati dei gestori di carburante sul piede di guerra: critici contro l’Esecutivo, perché sul caro-benzina, non si muove nulla. C’è una proposta dei gestori Fegica: tornare per i carburanti in regime di prezzi amministrati. Lo evidenzia Quotidiano Energia.

Caro-benzina: zero iniziative

Il Governo tratta da settimane il tema di come arginare il caro-bollette che riguarda il gas e l’elettricità. E la benzina? Sul prezzo dei carburanti si registra invece un silenzio assordante. Sugli incrementi dei prezzi avuti nell’ultimo anno il fisco incamera circa 7 €cent/litro di extragettito IVA Almeno questo aspetto potrebbe essere considerato? Ecco la critica.

Nella terza settimana di febbraio del 2021 i prezzi Italia rilevati dal Mite furono: benzina 1,50 €/litro e diesel 1,37 €/litro. Rispetto a questi numeri oggi si ha un aumento in entrambi i casi di 34-35 €cent/ litro. Assogasmetano, che comunica mensilmente il prezzo medio di mercato del prodotto rilevò a febbraio dell’anno passato 0,975 €/kg e a gennaio 2022 (ultimo disponibile) €/kg 1,816.

Problema autotrasporto

Per il caro-benzina, la mattina del 17 febbraio 2022 si è svolto l’atteso incontro al ministero Mims (ex Trasporti) tra la viceministra Teresa Bellanova e le associazioni dell’autotrasporto. Atteso perché gli autotrasportatori si aspettano provvedimenti urgenti e incisivi per affrontare l’impennata dei costi e non solo quello del gasolio, ma anche dell’AdBlue e dei veicoli. Ma dalla prima nota diffusa da Unatras al termine dell’incontro emerge una profonda insoddisfazione.

L’unione dell’autotrasporto apprezza la disponibilità al confronto da parte della viceministra Bellanova. Valuta le dichiarazioni del Governo non adeguate allo stato di difficoltà in cui versa il settore, esordisce . La nota non entra nei particolari, ma evidentemente la vice-ministra non ha adottato impegni concreti sulle richieste portate al Tavolo.

Unatras ha indetto una riunione del coordinamento delle associazioni per lunedì 21 febbraio, per valutare e assumere iniziative necessarie e conseguenti allo stato di crisi in cui versa il settore. Nel frattempo l’unione non esclude iniziative, anche spontanee, da parte della categoria, che probabilmente in alcune zone potranno essere organizzate in forma autonoma.

Per i sindacati, il Governo deve saper scegliere se la sicurezza è un valore sempre applicabile oppure se a prevalere debbano essere gli interessi economici di taluni che scaricano sulle imprese di autotrasporto le loro inefficienze.

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