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Binotto: “il divario dalla power unit Mercedes non è così drammatico”

Quanto espresso dalla nuova power unit permette a Mattia Binotto di discutere con un margine di ottimismo superiore in riferimento al 2022

Mattia Binotto
Mattia Binotto

Sembra che in casa Ferrari si stia vivendo una fase nuova, sicuramente derivante dalle migliori performance espresse con l’arrivo della nuova power unit ora disponibile sia per Charles Leclerc che per Carlos Sainz. Di certo si può ammettere che le prestazioni in rettilineo, che risultava decisamente affossate durante tutta la stagione 2020 a causa delle Direttive FIA che avevano smorzato le potenzialità della power unit Ferrari proprio fra il 2019 e la stagione precedente a questa, sembrano ora sensibilmente più interessanti. Lo sa bene il team principal della Scuderia di Maranello, Mattia Binotto.

Già da quando Leclerc ha potuto disporre della nuova power unit, a Sochi, i primi riscontri sono apparsi subito concreti e durante l’appuntamento turco dell’Istanbul Park anche Carlos Sainz ha potuto disporre della medesima unità che introduce novità al sistema ibrido. Una configurazione che non permette di ottenere un’aliquota di cavalli così corposa, l’incremento è pari a una decina di unità, ma permette comunque di risollevare i valori prestazionali guardando anche al 2022.

Secondo Mattia Binotto, la power unit aggiornata non ha nulla da invidiare alla concorrenza

A proposito della nuova power unit introdotta dalla Ferrari, Mattia Binotto ha ammesso che le performance prodotte dalla nuova configurazione la pongono in una posizione di non inferiorità nei confronti della concorrenza. D’altronde a Maranello insiste la volontà di trovare la soluzione ai problemi visto che dal 2022 al 2026 le power unit saranno sostanzialmente congelate nello sviluppo: ciò vuol dire che il fatto di presentarsi con poche speranze a partire dalla stagione che verrà potrebbe voler significare un set di problemi che un team si porterà dietro fino al cambio dei regolamenti previsti.

Quanto espresso quindi dalla nuova power unit permette a Mattia Binotto di discutere con un margine di ottimismo superiore in riferimento al 2022. Ma anche guardando all’ultima fase della stagione che potrebbe riservare alla Ferrari qualche inaspettata sorpresa: “siamo più vicini alla Mercedes rispetto al 2020 il passo avanti è consistente. Sappiamo che c’è ancora un gap rispetto al miglior motore, ma adesso il divario non è più così drammatico”, ha ammesso senza nascondersi troppo Mattia Binotto a La Stampa.

“Adesso la potenza extra è disponibile per tutto il rettilineo, i benefici si vedono sia in uscita di curva che in fondo al dritto”, ha poi aggiunto in riferimento alle ritrovate performance poste in essere dalla nuova power unit. Di recente, le buone impressioni rispetto al lavoro che si sta portando avanti in Ferrari erano state espresse anche da Carlos Sainz che a GQ aveva ammesso: “stiamo risalendo la china. Stiamo facendo tutto il possibile per rendere questa squadra di nuovo grande e ancora campione in Formula 1. Si respira un’ottima atmosfera con Charles e gli ingegneri. Per il futuro saremo una seria contendente”.

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