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Multe da autovelox invisibili: apparecchio da segnalare

Lo dice la Cassazione: per le multe da autovelox invisibili, l’apparecchio è da segnalare: per esempio, lo Scout Speed

Multe da autovelox invisibili

Massima trasparenza nei controlli, con un unico obiettivo: migliorare la sicurezza stradale, e non certo fare cassa. Questo il principio che ispira la Cassazione quando dice: per le multe da autovelox invisibili, l’apparecchio è da segnalare. Questa l’ordinanza 29595 depositata il 22 ottobre 2921. Cosa sono gli autovelox invisibili? I velocimetri, montati su veicoli, in grado di effettuare rilevazioni quando il mezzo è in movimento. Come il famigerato Scout Speed.

Non basta il segnale di preavviso. Il veicolo di servizio su cui è montato l’apparecchio deve avere pannelli luminosi visibili. Sia da chi arriva in auto davanti sia da chi arriva da dietro.

Lo dice, sostiene la Cassazione, il Codice della Strada. E se ci sono decreti attuativi che dicono cose diverse, il Codice della Strada ha un rango superiore: vale quello, non i decreti, inferiori.

Quindi, qui non parliamo dell’autovelox classico, grande, visibile, a bordo strada. Nel cassonetto grigio. Ma di un sosfisticatissimo marchingegno a bordo delle macchine delle Forze dell’ordine. Una sorta di pistola laser che becca chi corre troppo.

Infatti, l’automobilista deve sempre sapere tutto. Se c’è un autovelox, dov’è il dispositivo, qual è il limite di velocità. Il target da raggiungere è fare informazione, in modo che il guidatore vada piano e non ci siano incidenti stradali. Viceversa, meno l’automobilista sa le informazioni base, più alte le probabilità di eccesso di velocità e di multa. Con pioggia di soldi agli Enti locali che gestiscono le strade e piazzano gli autovelox.

Per la precisione, la Cassazione ora contraddice le vecchie interpretazioni secondo cui l’obbligo varrebbe solo per i controlli tradizionali. Quali? Autovelox fissi che fanno le foto in automatico o temporanei (presidiati da agenti).

Multe da autovelox invisibili: telenovela Italia

La storia non finisce certo qui. Comuni e Province usano spesso gli autovelox invisibili. Ci sono altre pronunce secondo cui quei dispositivi come gli Scout Speed sono in regola pur senza segnalazione. E si rifanno all’articolo 142, comma 6-bis del Codice della Strada: le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili.

Ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi. Conformemente alle norme stabilite nel Regolamento di esecuzione del Codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del ministro delle Infrastrutture, di concerto con il ministro dell’Interno.

Una materia ostica, piena di cavilli, con una quindicina di direttive ministeriali del passato. Per mettere ordine a un complesso di normative ingarbugliate. Più un paio di maxi direttive che cercavano di riassumere tutte le precedenti.

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