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Stellantis crea 50 posti di lavoro con la ‘fabbrica del futuro’

A Vigo Stellantis partecipa ad un progetto che porterà alla creazione di 50 posti di lavoro

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Stellantis Vigo creerà 50 nuovi posti di lavoro attraverso il progetto Facendo 4.0, un’iniziativa che vede la partecipazione di CTAG, Aimen, Gradiant e dell’Università di Vigo e che cerca di approfondire gli sviluppi per la fabbrica e l’auto del futuro. L’iniziativa prevede un investimento di 22,3 milioni di euro, di cui la metà corrisponde a un contributo della regione. “Ciò che è innovativo è che cerchiamo i punti di forza di ciascuna organizzazione”, ha spiegato il direttore dello stabilimento, Ignacio Bueno, durante la presentazione, sottolineando che il progetto durerà fino ad aprile 2023.

La gestione della fabbrica prosegue il percorso tracciato dai precedenti progetti incentrati sulla fabbrica 4.0. Stellantis investirà 10,2 milioni di euro. La regione, da parte sua, 12,2 milioni. “Questo dimostra ancora una volta la capacità di anticipazione” di Stellantis, ha commentato il vicepresidente del governo galiziano e ministro dell’Economia, degli Affari e dell’Innovazione, Francisco Conde, che ha celebrato “l’immagine dell’unità” del settore e che ha chiesto ancora una volta che il il progetto AutoAncora sia inserito nel Perte Automotive elaborato dal Governo.

Quello che investe di più dopo Stellantis è il Galician Automotive Technology Center (9,4 milioni). Il suo direttore, Luis Moreno, è intervenuto per spiegare che gli ingegneri si concentreranno sullo sviluppo del concetto di fabbrica “virtuale, connessa, agile, flessibile ed eco-friendly” (robot collaborativi, visione artificiale o nuovi concetti di automazione).

Aimen e Gradiant parteciperanno con 1,1 milioni di euro ciascuno. Il direttore del primo, Jesús Lago, ha sottolineato che il progetto significherà “un grande impulso che consentirà una maggiore competitività nel settore”. Le sue forze si concentreranno sulle tecnologie per le fabbriche, con “nuovi processi” per lo stiro, l’assemblaggio e la trafilatura, oltre che avanzando in una “manutenzione sostenibile” delle stesse.

Una parte del progetto sarà “trasversale”. Gradiant e UVigo lavoreranno su di esso. Fernando Jiménez ha spiegato che studieranno la connettività intelligente, l’infrastruttura industriale intelligente (IoT) e lo sfruttamento dei servizi multi-cloud. Il vicerettore per la ricerca di UVigo, Belén Rubio, ha commentato che l’Università (che contribuirà con 0,5 milioni) parteciperà con l’automazione della gestione delle risorse (Smart Connectivity) e la Green Factory.

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