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Divieto sosta: obbligo di preavviso sul parabrezza?

Oggi, non c’è nessun obbligo per i Comuni di lasciare il preavviso sul parabrezza. Domani, una norma può imporlo agli Enti locali

Divieto sosta

Riforma del Codice della Strada in vista con emendamenti al decreto Infrastrutture. In particolare per il famigerato divieto di sosta con multa di 42 euro circa (importi molto variabili secondo l’infrazione)

Oggi, se la multa arriva a casa, si pagano le spese di notifica: 55-60 euro in totale circa. Sono 42 euro di sanzione più 10 o 20 euro di spese di accertamento e spedizione. Il Comune individua il proprietario del mezzo e invia la busta verde a casa sua.

Diversi Comuni mettono un preavviso sul parabrezza: un foglietto di svariati colori possibili. Con questo verbalino, si paga la multa con un forte sconto se si va nei giorni immediatamente successivi a versare l’obolo. Una facoltà per i Comuni, una comodità per gli automobilisti.

Divieto sosta: riforma

Domani, un emendamento al decreto Infrastrutture cambia tutto: impone ai Comuni di piazzare il preavviso, il verbalino. Così dovranno fare gli agenti di Polizia municipale o gli ausiliari della sosta. Ovviamente, per l’automobilista non sarà facile dimostrare che il Comune non ha seguito le regole: magari, il Vigile mette un foglietto e qualcuno lo porta via. Ma questi sono dettagli.

Ma perché oggi il verbalino sul parabrezza non è obbligatorio? Perché cioè non esiste nessuna norma del Codice della Strada che preveda o prescriva tale obbligo? Un qualsiasi passante potrebbe toglierla: non potrebbe esservi nessuna certezza di reale conoscenza del fatto che un Vigile l’ha messo.

Comunque, oggi come domani, l’atto trovato sul parabrezza è e sarà solo un preavviso di verbale. Non può e non potrà essere impugnato. Per l’opposizione, bisogna e si dovrà attendere il verbale vero e proprio che verrà notificato presso la residenza del proprietario del veicolo. Non del trasgressore, che resta pur sempre ignoto.

Se si paga, si ammette la colpa: nessun ricorso ammesso. Se non si paga, si può fare ricorso da quando arriva la multa a casa. Entro 30 giorni al Giudice di Pace e entro 60 giorni al Prefetto.

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