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Camera di Commercio, tavolo permanente, per Stellantis nel Lazio

Anche lo stabilimento ex FCA di Cassino non vive in periodo florido, ed in Camera di Commercio si instaura un tavolo con il Consorzio Unico.

Stellantis

I sindacati in tutta Italia chiedono un tavolo permanente con governo, governatori e azienda su Stellantis.

Una richiesta dettata dalle tante, troppe incertezze sul futuro degli stabilimenti italiani del gruppo.

Cassa integrazione, chiusure degli stabilimenti, delocalizzazione, tagli di linee, incentivi all’esodo, veicoli a fine produzione e carenza di semiconduttori sono tutti i problemi delle nostre fabbriche.

Problemi che i sindacati chiedono di risolvere tirando dentro tutti, istituzioni nazionali e regionali compresi.

Nel piccolo, una cosa del genere nasce nel Lazio.

Infatti notizia dell’ultima ora, la fumata bianca di un accordo per tenere in piedi un tavolo permanente alla Camera di Commercio del Basso Lazio.

Un tavolo con il Consorzio Unico Industriale del Lazio che sta vedendo i natali.

Stellantis, in Camera di Commercio tavolo permanente

“Le istituzioni, la politica e l’imprenditoria fanno quadrato sulla questione Stellantis”, questo emerge dal Lazio per Cassino Plant e questo dice Giovanni Campora, Presidente della Camera di Commercio di Frosinone.

Di tratta dei commenti per l’apertura del tavolo permanente sulla questione degli stabilimenti italiani di Stellantis, che non vivono certo di salute. E Cassino nel basso Lazio, non fa eccezione.

La Camera di Commercio del Basso Lazio e il nascente Consorzio Unico Industriale del Lazio hanno deciso di fare quadrato, di avviare un tavolo permanente su una situazione, quella di Stellantis, che farà ancora parlare di sé viste le ripetute notizie non certo positive che arrivano da ogni stabilimento.

Anche i sindacati nel tavolo si discussione permanente

La Camera di Commercio e il Consorzio Unico Industriale lavorerenno in simbiosi, con una sinergia di forze e intenti che tirerà dentro pure le parti sociali.

“Abbiamo appreso con piacere le risultanze della Consulta dei sindaci del Lazio meridionale, convocata dal sindaco di Cassino Enzo Salera, che ha visto la partecipazione anche dei consiglieri regionali del territorio, per scongiurare il rischio della chiusura dello stabilimento Fca Cassino Plant”, sono le parole del Presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina, Giovanni Acampora.

Parole che hanno ricevuto l’approvazione pure del Presidente del Consorzio Asi di Frosinone e commissario per il Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis.

I due principali attori della novità, sono usciti con una nota congiunta infatti.

Stellantis a Cassino è l’importante

“In rappresentanza del tessuto produttivo del territorio, dall’industria al commercio passando per il terziario ed il turismo, saremo in prima linea istituendo un tavolo permanente sulla questione Stellantis”, questo si legge nella nota.

La sede del tavolo permanente sarà quello della Camera di Commercio di Frosinone.

Secondo i due, il settore Auto per il Sud del Lazio è il principale settore economico esistente. Per questo non può e non deve essere lasciato a se stesso, in balia degli eventi che si Stellantis sembrano negativi.

E non bisogna trascurare l’indotto

Come a Melfi o in Val di Sangro, pure a Cassino si deve avere un occhio di riguardo per l’indotto.

Indotto significa piccole fabbriche, spesso gestite a conduzione familiare, che vivono sulle commesse di Stellantis.

Ma sono piccole realtà che danno lavoro a moltissime famiglie nella zona e non solo.

“L’Automotive rappresenta per la provincia di Frosinone un settore strategico e di vitale importanza per l’economia, non soltanto per la presenza dello stabilimento di Piedimonte San Germano, ma anche per l’indotto che vi ruota attorno”, questo si legge nella nota di Acampora e De Angelis.

Ed a Cassino l’indotto può essere considerato alla pari dello stabilimento di Piedimonte San Germano visto che è in indotto industriale, commerciale e di servizi.

L’appello di Acampora e De Angelis

La nota congiunta di Camera di Commercio e Consorzio Industriale del Lazio è una specie di appello all’unità.

Loro hanno fatto ciò che dovevano, istituendo il tavolo permanente necessario, ma adesso serve altro.

“E’ il momento dell’unità. Di attivare tutte le sinergie utili per essere, insieme, i protagonisti di questa sfida che riguarda il futuro del nostro territorio”, questo l’appello lanciato a tutte le parti in causa, lavoratori compresi.

L’apertura dei sindacati si Stellantis è totale

Appello recepito positivamente dai sindacati più rappresentativi. E non poteva essere diversamente.

Per esempio Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio parla di salvaguardia dei posti di lavoro.

“Lo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano deve rimanere esattamente dove sta. Il che vuol dire che la struttura deve diventare operativa e i posti di lavoro vanno salvaguardati”, più chiaro di così Coppotelli non poteva essere.

Troppa cassa integrazione a Cassino, lo fa detto a chiare lettere il numero uno della Cisl laziale.

“E’ ora di interrompere il luogo periodo di cassa integrazione. La provincia di Frosinone ha bisogno di certezze. I lavoratori e le loro famiglie hanno bisogno di certezze. L’intera economia ha bisogno di certezze. Il discorso va esteso alle fabbriche dell’indotto”, così il sindacalista ha messo in luce le evidenti problematiche di Cassino Plant.

Anche per il rappresentante della Cisl l’Automotive deve rimanere il settore fulcro di questo territorio del basso Lazio.

E sempre Coppotelli da un giudizio evidentemente positivo sul tavolo di confronto aperto da Camera di Commercio e Consorzio Industriale del Lazio.

Stellantis a Cassino, anche ha Cgil contenta dell’invito

Soddisfazione della Cisl ma anche delle altre sigle sindacali. Per esempio per la Cgil di Latina vanno riportate le dichiarazioni del segretario generale Giovanni Gioia.

“Come Cgil accogliamo positivamente e con slancio la proposta di un tavolo permanente presso la Camera di Commercio. Perché riteniamo che la situazione dello stabilimento più importante del Basso Lazio sia una situazione da monitorare con i soggetti che possono e devono intervenire su una vertenza così importante”, queste le parole di Giovanni Gioia.

Secondo il rappresentante della Cgil, sono si centinaia di posti di lavoro, ma anche centinaia di famiglie che vivono grazie al polo produttivo di Cassino Plant. Uno stabilimento di vitale importanza per il territorio.

Per la UIL Stellantis dovrebbe mettere in programma nuovi modelli per Cassino

Dello stesso avviso Francesco Giangrande in rappresentanza dei metalmeccanici della UIL. Il  Segretario Responsabile Uilm per Cassino e Frosinone però butta acqua sul fuoco sedando gli animi. “Premetto che il Sito di Piedimonte San Germano non è a rischio chiusura. Ritengo il tavolo permanente utile per rispondere tempestivamente all’urgente bisogno del sito Stellantis e di tutto l’indotto di nuovi modelli che garantiscano la continuità di lavoro anche alle aziende satellite” queste le parole di Giangrande.

La Uilm quindi chiede che per Cassino vengano predisposte le produzioni di sempre più modelli dal momento che è anche la transizione ecologica che prevede questo. “Stellantis a Piedimonte San Germano deve avere sempre più modelli anche in riferimento alla transazione ecologica per scongiurare in questa difficile situazione la chiusura delle piccole e medie imprese e per garantire i livelli occupazionali territoriali. È il momento – conclude- di mettere in campo e realizzare gli interventi alle piccole e medie imprese che competono alle istituzioni, Comuni, Provincia e Regione secondo le rispettive competenze”, così ha chiuso Giangrande.

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