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Auto elettrica: un programma tv italiano la distrugge così

La7 ha diffuso un servizio: un viaggio da Roma a Reggio Calabria, in auto elettrica (una Renault Zoe), in 52 ore

Auto elettrica

Quanto ci metti a fare da Roma a Reggio Calabria con un’auto a benzina? Sono 700 km, preferendo le autostrade, andando ad andatura giusta, attorno a 6 ore e 40 minuti. Quanto ci metti con un’auto elettrica? La7 (Piazzapulita) ha diffuso un servizio qualche giorno fa: un viaggio da Roma a Reggio Calabria, in auto elettrica (una Renault Zoe), in 52 ore. Ma davvero servono 52 ore con l’elettrica?

In realtà, la guidatrice è partita con l’auto elettrica che aveva solo il 65% di carica, non ha programmato le ricariche, ha usato colonnine lentissime. Ha percorso molte provinciale e regionali, specie in Campania. Poi ha conteggiato le ore passate a dormire in hotel, senza ricaricare la vettura, dentro le 52 ore.

In crisi di batteria, quasi scarica, la guidatrice ha accelerato, spingendo a 130 km/h. Con un mezzo elettrico, andrebbe fatto l’inverso: si rallenta, per tutelare la batteria, e magari spegne pure l’aria condizionata, che era accesa.

Insomma, tutto portava (involontariamente) ad allungare il numero di ore. La guidatrice nulla sapeva delle elettriche, della programmazione, delle app, delle stazioni di ricarica. Si dirà: questo è l’utente medio dell’auto elettrica. Sarà. Ma siccome è una nuova tecnologia, serve un minimo di preparazione, senza essere scienziati. Per intenderci: se io do a un nocchiere del 1800 un’auto a benzina con mezzo litro di verde dentro per fare la Roma-Reggio Calabria, questi ci metterà un paio di anni ad arrivare.

In questo modo, l’auto elettrica è distrutta da un programma della tv italiana. In una nazione dove la tv ha un peso specifico immenso: pochi si informano online o su carta, per esempio, visto che la strada affinché la nazione si evolva sotto il profilo dell’informazione è lunghissima. Specie per alcune fasce della popolazione, che si abbeverano solo alla sacra fonte della tv, per mancanza di cultura e sensibilità.

Ogni programma tv è ovviamente libero di proporre informazione come vuole. Dando una citycar elettrica a una conducente (ma poi, perché non a un maschio? Si voleva sottindere qualcosa?) che nulla sa delle vetture a batteria. L’utente va tuttavia anche educato e formato: gli si dà una mano ad addentrarsi nel mondo dell’elettrico, senza spaventarlo con le 52 ore di odissea nel Sud Italia.

Auto elettrica: parla Motus-E

Sentiamo la risposta del segretario generale Motus-E Francesco Naso: invita a ripercorrere il viaggio Roma-Reggio Calabria. Indirizzando una lettera aperta alla redazione di Piazzapulita. Motus-E è infatti la prima associazione costituita per la promozione della mobilità elettrica in Italia. 

“Siamo certi che con un minimo di preparazione e organizzazione, il viaggio non sarebbe sicuramente durato 52 ore. L’attuale parco circolante di veicoli a batteria in Italia è di 185.000 unità di cui oltre 93.000 elettriche pure, e tra i tanti possessori di auto elettrica sono perfettamente in grado di affrontare lunghi viaggi”, dice.

Con questa conclusione: “L’auto elettrica è un’opportunità che siamo ancora in tempo a cogliere sia per salvare l’ambiente e spingere sulla nostra industria”. Poi l’invito a fare il viaggio assieme, ma pianificato.

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