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Alfa Romeo Racing: i problemi alla base di un futuro migliore

I problemi con la power unit Ferrari patiti lo scorso anno sono serviti all?Alfa Romeo Racing per provare a cambaire passo

Giovinazzi Antonio

Le scarse prestazioni prodotte dalla power unit Ferrari dello scorso anno, hanno finito per condizionare anche l’annata e le performance dell’Alfa Romeo Racing destinataria di un propulsore decisamente poco avvezzo alle posizioni che contano. È ovvio quindi che le difficoltà patite dalla Scuderia sono risultare pressoché le medesime patite anche da chi montava la sua power unit: Haas e Alfa Romeo Racing.

Nonostante quindi le incombenze messe in pratica durante tutto l’arco della stagione 2020, l’Alfa Romeo Racing ha voluto in qualche modo ringraziare la Ferrari per l’annata non particolarmente felice grazie alla quale il team italo elvetico ha potuto mettere in pratica un lavoro ulteriore per risollevare le ambizioni e cominciare a puntare lo sguardo verso un 2022 di grossi cambiamenti regolamentari.

In Alfa Romeo Racing si vuole costruire un 2022 di grandi speranze

A confermare le volontà di casa Alfa Romeo Racing ci ha pensato ancora una volta il direttore tecnico del team italo elvetico, Jan Monchaux che a TheRace.com ha ammesso: “credo che il 2020 sia stata una stagione dolorosa per noi, ma se riguardo indietro posso comunque notare molti aspetti positivi: su tutti, quello di aver cercato di trovare soluzioni per migliorare, senza arrenderci e senza limitarci ad indicare le power-unit come scusanti”.

Di certo in casa Alfa Romeo hanno messo in pratica un set di interventi utili per trovare la quadra ad una condizione fortemente problematica. Jan Monchaux ha quindi aggiunto: “sapevamo che non era tutto sotto il nostro controllo, e che la Ferrari avrebbe recuperato in termini di performance. Ma abbiamo revisionato tutto facendo simulazioni e concentrandoci in galleria del vento. Insomma, alla fine abbiamo avuto segnali incoraggianti che ci hanno concesso di migliorare, ma non credo che tutto ciò sarebbe stato possibile senza tutti quei problemi occorsi alla power-unit nel corso del campionato”.

La volontà rimane quella di mutare passo e di puntare ad un 2022 decisamente roseo: “avevamo discusso a lungo sulla nuova metodologia di lavoro, ma non la avevamo applicata nel 2018 e nel 2019 perché erano comunque arrivati molti punti. Con il 2020, invece, abbiamo avuto il coraggio di applicare questa modifica interna, e devo dire che già quest’anno ho visto alcuni aspetti figli di questi cambiamenti. Mi auguro davvero di poterne vedere altri ancora con la nuova vettura del 2022″, ha concluso Monchaux.

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