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Automobilisti e pedoni: regole circolazione sulle strisce pedonali

Come funzionano le norme del Codice della Strada in materia strisce pedonali

pedone sulle strisce pedonali

Le strisce pedonali, gioie e dolori degli automobilisti. Il luogo comune vuole che l’automobilista che investe un pedone è sempre ritenuto responsabile del sinistro.

Luogo comune dicevamo, ma su cui dietro si nasconde una parvenza di realtà dal momento che tutto è scandito dalle norme che regolano le circolazione e previste dal Codice della Strada.

Questo Codice però, regola sia la circolazione degli automezzi che quella dei pedoni. Infatti questi ultimi non sono del tutto esentati dal seguire determinate norme.

Vediamo di approfondire tutto ciò che è previsto in materia e cosa occorre sapere su entrambi i versanti.

Fermarsi sulle strisce pedonali, obbligo per chi? Le regole

Per iniziare a comprendere fin dove si spinge la normativa nazionale in materia di circolazione stradale, occorre mettere il punto su un aspetto fondamentale.

La circolazione su strade pubbliche impone il rispetto di regole prescritte e pre determinate. Regole che riguardano tanto i conducenti dei veicoli che i pedoni.

Dal momento che su strada possono circolare sia i veicoli a motore che i pedoni, le regole vanno osservate da parte di tutti.

Strisce pedonali, fermarsi anche se si è pedoni

Essere un pedone e trovarsi a dover attraversare sulle strisce non consente di fare tutto ciò che piace.

Quando i pedoni attraversano da una parte all’altra della strada, anche se sulle strisce pedonali,  sono tenuti a rispettare le regole. Si tratta di norme che prevedono determinati tempi e altrettanto determinate modalità.

Resta però confermato il fatto che se i pedoni si trovano sulle strisce pedonali, l’automobilista deve sempre dare loro la precedenza.

Mancata precedenza ai pedoni, cosa si rischia?

Naturalmente il Codice della Strada oltre a stabilire le regole di comportamento, stabilisce pure le eventuali sanzioni, sia pecuniarie che amministrative da comminare ai trasgressori. E in alcuni casi si va sul penale, soprattutto se la condotta del conducente di un veicolo non è a norma e se si investe un pedone cagionandogli lesioni gravi o addirittura uccidendolo.

Esistono strisce pedonali classiche e quelle regolate dai semafori. In questo caso le regole di comportamento dei pedoni sono maggiormente definite. Infatti il pedone deve attraversare sulle strisce una volta che il semaforo ha acceso per lui la luce verde.

Infatti nei casi estremi di investimento sulle strisce pedonali regolate da semaforo, si può prefigurare il concorso di colpa di un pedone che viene investito perché magari lui, inavvertitamente ha attraversato con il rosso.

Il concorso di colpa tra pedone ed automobilista non è evento raro in fatto di circolazione stradale. E ci sono casi in cui l’automobilista che investe viene addirittura scagionato da qualsiasi responsabilità.

Strisce pedonali: quale è il comportamento che deve tenere un automobilista

Le strisce pedonali libere, cioè quelle non regolate da semafori o agenti di sicurezza, sono l’argomento più delicato da trattare nel caso di sinistri con un automobilista che investe un pedone. Il Codice della Strada come detto in precedenza, prevede che in presenza di strisce pedonali libere, il conducente deve fermarsi quando i pedoni si trovano sugli attraversamenti pedonali perché a loro è dovuta sempre la precedenza.

Se si guida un veicolo, occorre arrivare agli attraversamenti pedonali con assoluta prudenza, magari rallentando e se necessario fermandosi per consentire il passaggio dei pedoni.

Il conducente che non osserva le regole di buon senso e le norme prestabilite è soggetto alla sanzione amministrativa che va da un minimo di 167 euro ad un massimo di 665 euro. questo nel caso di condotta senza conseguenze per il pedone. Infatti se il pedone viene ferito, si applicano le regole del Codice Civile, che prevede il risarcimento dei danni da parte del conducente.

Se le ferite sono gravi, si parla di gravi lesioni e se invece si arriva al triste evento della morte del pedone investito, si passa al Codice Penale.

Esiste infatti il reato di omicidio stradale, che prevede una pena detentiva che può arrivare fino a 18 anni. E tra le altre cose c’è pure il ritiro della patente di guida.

La normativa vigente nello specifico dei vari articoli

Come dicevamo, in materia di diritto di precedenza dei pedoni, è il Codice della Strada che se ne occupa specificatamente all’articolo n° 191. Regole che riguardano tanto gli attraversamenti pedonali che le strade normali. Infatti anche senza le famose strisce pedonali, l’automobilista è tenuto a rallentare e fermarsi se un pedone sta attraversando ed ha già occupato la carreggiata.

In assenza di strisce pedonali, di sottopassaggi  o di sovrapassaggi, il pedone è comunque tenuto a rispettare le regole a lui dedicate per non creare un pericolo, prima per se stesso e poi per gli automobilisti che sopraggiungono.  I pedoni infatti, in assenza di passaggi pedonali e simili, sono tenuti, nell’attraversare la carreggiata, a farlo solo in perpendicolare e con massima attenzione.

Ai pedoni è fatto divieto di attraversare in diagonale. Inoltre, se in presenza di strisce pedonali e simili, anche se distanti sopra i 100 metri dal punto in cui il pedone si trova, questi non può attraversare dove vuole ma deve rispettare la segnaletica. Ed infatti la precedenza in questo caso è del conducente dell’auto e non la sua.

Per il pedone la multa per comportamenti non in linea con quanto detto prima va da un minimo di 26 euro ad un massimo di 102 euro. Peggio va al pedone colto ad attraversare con il semaforo rosso, perché la multa in questo caso è compresa tra 42 e 173 euro.

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