in

Incentivi auto usate, ma chi decide le quotazioni?

usate

Arrivano gli incentivi auto usate: sono ecobonus per comprare una vettura di seconda mano, con emissioni inquinanti inferiori a quelle della macchina che già hai. Così, si libera il parco auto vetusto italiano di rottami molto inquinanti e pericolosi per la sicurezza stradale, a beneficio dell’ambiente, di un calo dei sinistri, di un abbassamento dei costi sociali e delle polizze Rca.

Il rottame da buttare dev’essere immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 (o comunque deve superare i dieci anni dalla prima immatricolazione nel corso periodo in cui sarà in vigore l’agevolazione). Intestato da almeno 12 mesi all’acquirente di quella usata o a un suo familiare convivente. Si compra dalle concessionarie, dai professionisti, sempreché accettino aderendo all’iniziativa: per loro, non è un obbligo.

  • Se la compri con emissioni 91-160 g/km, il bonus è di 750 euro.
  • 61-90 g/km 1.000 euro.
  • 0-60 g/km 2.000 euro.

Ma c’è un ma. Si comprano Euro 6 con emissioni non superiori a 160 g/km, non acquistata usufruendo degli incentivi introdotti con la norma sull’ecobonus (2019-2021) o di quelli introdotti con la legge di bilancio per il 2021, e sotto i 25.000 euro secondo i listini degli usati. Ecco: chi decine la quotazione dell’usato da comprare?

Valutazione usate: come fare

Sarà interessante capire come individuare l’esatta quotazione dell’usato da comprare. I prezzi sono molto variabili e aleatori. Oltretutto, variano anche in funzione dell’area geografica. Poi, c’è un prezzo del listino dell’usato per chi compra e uno per chi vende. 

La prima possibilità è fare riferimento a uno dei listini ufficiali dell’usato.

La seconda, affidarsi a uno dei portali online che hanno una sorta di calcolatore automatico per avere una stima del prezzo del veicolo. Verranno richiesti alcune informazioni come la marca, il modello, i chilometri percorsi. 

Poi, bisogna controllare per bene  la data di immatricolazione, il tipo di alimentazione, lo stato della carrozzeria, il numero di incidenti, il numero di proprietari precedenti, la condizione dell’auto in generale, gli equipaggiamenti o gli optional presenti. E le revisioni periodiche obbligatorie previste dal ministero delle Infrastrutture.

Va da sé che la precisione scientifica in tutto questo non c’è, con qualche bel bidone in agguato.

Lascia un commento