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I sindacati spingono per ottenere maggiori certezze sul polo torinese

Il polo torinese chiede certezze a Stellantis dopo che i pronostici sulla Gigafactory sono stati completamente disattesi

Stellantis

I malumori derivanti dalla volontà di scegliere Termoli come sede della terza Gigafactory europea a marchio Stellantis non si placano a Torino e in tutta l’area che è probabilmente una delle più votate al comparto automotive “civile” del nostro Paese. Di certo la scelta di Termoli messa in pratica durante l’EV Day 2021 di qualche giorno fa ha colto di sorpresa un po’ tutti, tanto che ora c’è chi crede che il polo torinese della galassia Stellantis possa subire un brutto contraccolpo. Se, come abbiamo visto qui, le autorità politiche locali hanno reagito con forte stupore, un giudizio più razionale arriva dalle sigle sindacali.

Se la notizia che la terza Gigafactory del Gruppo sorgerà comunque in Italia fa ben sperare, il polo torinese dell’auto necessità oggi di nuovi modelli e di una corsia quasi preferenziale per il rilancio di Mirafiori e Grugliasco. Il futuro è infatti sempre appeso a dichiarazioni che spesso lasciano il tempo che trovano, e di certo non può essere questa la soluzione prospettata.

Non è un caso che la FIM-CISL torinese, nelle parole del segretario Davide Provenzano, ammette: “serve assolutamente un nuovo modello per Mirafiori e attendiamo da tempo notizie sugli oltre 1.100 lavoratori di Grugliasco dove si va avanti a singhiozzo”. Gli fa eco il segretario nazionale della medesima sigla sindacale, Ferdinando Uliano, che ha aggiunto: “è indispensabile per il polo produttivo completare gli investimenti previsti nel vecchio piano Fca, nello specifico diventa necessaria la partenza nei prossimi mesi della produzione delle due Maserati GC e GT e completare il processo di elettrificazione”.

Gli stabilimenti torinesi potrebbero avere bisogno di nuovi piani perché i progetti che si prospettano all’orizzonte potrebbero non garantire i margini necessari. “È evidente che il nuovo piano industriale di Stellantis dovrà intervenire rafforzando ulteriormente la capacità produttiva del Polo torinese con il rilancio complessivo dei modelli del lusso, ma anche e soprattutto con modelli di un altro segmento di mercato, necessità ancora più evidente dopo la collocazione della Gigafactory a Termoli”, ha aggiunto Uliano.

La Gigafactory spegne l’interesse sul polo torinese?

I timori che il nuovo assetto spostato su Termoli dalla Gigafactory possa portare una perdita di interesse verso Grugliasco e Mirafiori potrebbe essere diffuso, ma non fondato. A Mirafiori infatti si produce la nuova Fiat 500 Elettrica come non si faceva ormai da tempo, mentre a Grugliasco Maserati dovrebbe introdurre nuovi modelli per rinnovare la propria gamma nei prossimi anni: perlomeno era questo il piano ex FCA ragionato nel 2019.

Di certo c’è che tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022, a Mirafiori nasceranno le Maserati GranTurismo e GranCabrio. Le due eleganti sportive del Tridente beneficeranno di versioni con propulsore tradizionale e di altre con propulsore elettrico che farà debuttare quindi la già nota gamma Folgore del costruttore modenese. Trattandosi di vetture d’alta gamma, quindi non in grado di contribuire con grossi volumi di vendita, le due Maserati previste a Mirafiori potrebbero non convincere del tutto le sigle sindacali: ma andrebbero a fornire la linfa necessaria per ricominciare con tutti i crismi del caso.

Nel breve termine dovrebbero arrivare anche le nuove generazioni delle Maserati Quattroporte e Levante, ma non è chiaro se saranno rispettate le vecchie tempistiche di FCA che le fissavano al 2022-2023. Con molta probabilità si attenderà il debutto della piattaforma STLA Large che non giungerà sul mercato prima del 2024. Il comparto torinese merita quindi una completa revisione dei piani che arriverà probabilmente con la presentazione del nuovo piano industriale previsto entro la fine dell’anno.

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