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Multa per ebbrezza: la curva di Widmark non salva il guidatore ubriaco

Lo ha appena stabilito la Cassazione, confermando la sanzione

etilometro-carabinieri

Un automobilista prende una multa per stato di ebbrezza e fa ricorso sino alla Cassazione, ma questa conferma la sanzione (ordinanza 19552/2021). Il guidatore aveva invocato la curva di Widmark: curva di Widmark: esprime l’andamento della concentrazione ematica di alcol etilico nel tempo dopo una singola assunzione. Dice quanto alcol c’è nel sangue a distanza di un certo numero di minuti.

La regola della curva di Widmark afferma che la concentrazione di alcol ha un andamento crescente tra i 20 e i 60 minuti dall’assunzione: poi assume un andamento decrescente dopo aver raggiunto il picco massimo di assorbimento. Una parabola, quindi. La velocità di assorbimento non è costante per questa curva: la pendenza in salita può assumere diversi valori: il picco ematico viene raggiunto circa in 5-10 minuti a stomaco vuoto e in 40 minuti circa a stomaco pieno.

Per l’automobilista, le tempistiche di assorbimento e di smaltimento delle sostanze alcoliche ingerite costituiscono dati determinabili in astratto e validi per la generalità dei casi. Invece, per i vari giudici di questo caso e per la Cassazione,  le tempistiche di assorbimento e di smaltimento delle sostanze alcoliche ingerite non sono determinabili in astratto: variano da soggetto a soggetto. In base a numerosi fattori.

La curva di Widmark non costituisce regola avente valore scientifico universale, tenuto conto della variabilità soggettiva della ascesa della curva in relazione alle caratteristiche fisiche del singolo soggetto: sesso, peso, condizioni momentanee di salute, altezza, costituzione, reazione dei singoli organi.

Tripla batosta a chi guida in stato d’ebbrezza

La Cassazione rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del giudizio di legittimità in favore di un Comune, che liquida in 2.000 euro per compensi, oltre alle spese forfettarie nella misura del 15 per cento, agli esborsi, liquidati in 200 euro. Più le spese in favore del ministero dell’Interno, che liquida in 2.500. Più la multa e il taglio di punti della patente (articolo 186 del Codice della Strada).

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