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L’Europea vuole ridurre i costi di acquisto delle elettriche

Tra i problemi più noti relativi alle nuove vetture elettriche c’è sicuramente quello legato ai costi di acquisto

Nuova 500 Elettrica

Tra i problemi più noti relativi alle nuove vetture elettriche c’è sicuramente quello legato ai costi di acquisto, oggi ancora più elevati rispetto a quelli praticabili per una vettura a motore tradizionale. Il “problema” viene ora affrontato anche dall’Unione Europea che per bocca di Frans Timmermans, vice presidente della Commissione Europea per le politiche ambientali e tra i più interessati esperti del comparto elettrico per quanto riguarda le vetture del prossimo futuro, ha espresso il suo punto di vista sulla questione.

D’altronde tutti i costruttori sono ormai in attesa per le nuove linee guida che l’Unione Europea diramerà a breve in riferimento ai regolamenti che introdurranno le caratteristiche tecniche delle nuove vetture appartenenti alla classe Euro 7. In questo senso ci si attendono restrizioni talmente forti da rappresentare una bastonata senza remissioni di colpe per il motore tradizionale a combustione interna.

È già noto che proprio in relazione alla nuova normativa anti inquinamento che verrà, cambieranno le motorizzazioni con evoluzioni che dovrebbero condurre esclusivamente all’elettrico. Ma si sa anche che negli ultimi tempi diverse analisi e indagini hanno premiato l’ottimo comportamento, in tema di emissioni, proposto dall’Euro 6D. Gli economisti sono anche in allarme per il cambiamento repentino dell’intero indotto che significherebbe perdita di posti di lavoro per favorire i produttori asiatici che oggi sono più avanti in questo comparto.

Insomma, la decisione di proseguire lungo questa nuova direzione piace ad alcuni ma non convince altri. La normativa Euro 7 potrebbe rappresentare la pietra tombale per il motore endotermico.

I costi delle elettriche

Della questione legata ai costi delle elettriche, Timmermans ne ha parlato con il Financial Times puntando ad una possibile strategia volta proprio a produrre margini più interessanti per abbassare il prezzo delle elettriche. La volontà numero uno è quella di rendere la vettura elettrica particolarmente popolare in Europa, quindi acquistabile senza problemi da tutti.

La Commissione Europea andrà quindi a fornire un set di misure già durante questo mese di luglio in modo da assicurarsi che l’Unione Europea possa ottenere l’importante target di riduzione delle emissioni fissato al 55% entro il 2030, comparato col 1990. “Dobbiamo fare cose concrete per stimolare l’introduzione dei veicoli elettrici. Non pensiamo che una data per tagliare le vetture endotermiche sia utile per ottenere il risultato; dobbiamo dire all’industria, come stiamo già facendo, che ci saranno norme sempre più restrittive. Uno strumento che indirizzerà nella giusta direzione. Penso che l’industria auto abbia davvero preso sul serio l’idea di inquinare di meno. Ci sarà sempre discussione sul ritmo per arrivare agli obiettivi, ma si va comunque avanti”, ha ammesso Frans Timmermans al Financial Times.

“Se la preoccupazione di certe aziende è di arrivare alla fine del mese, la fine della vita sulla Terra non è una cosa a cui dare molta importanza. Il senso di urgenza per l’ambiente non è lo stesso da Paese a Paese. Ma sicuramente questo delle emissioni sarà uno dei più grandi processi di trasformazione industriale di cui avremo memoria”, ha concluso.

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