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Ecobonus vetture a benzina e diesel: passo avanti

Nuovi incentivi per le auto efficienti Euro 6, adesso sono più probabili

ecobonus

Si parla con insistenza di nuovi ecobonus vetture a benzina e diesel. Si è tenuto il Tavolo Automotive: le associazioni di rappresentanza del settore e i sindacati lo richiedevano da tempo, e hanno avuto una risposta. C’è stato l’ok del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Fra i temi, nuovi incentivi per le auto efficienti Euro 6.

Dalla riunione è emerso che il Governo Draghi starebbe valutando l’ipotesi di rifinanziare gli incentivi alla rottamazione. Come? Con un emendamento al decreto Sostegni-bis. La palla passa al Parlamento: deve dire sì o no alla proposta di modifica del decreto.

Sarebbero ecobonus tecnologicamente neutrali, visto che le auto più richieste sono benzina e diesel. A pesare è il fatto che, nella fascia emissiva 61-135 g/km di CO2, 250 milioni di euro sono stati sbranati in tre mesi: più di un quinto (21%) delle 166.282 auto incentivate è stato prodotto negli stabilimenti italiani. Un meccanismo virtuoso a beneficio dell’aria pulita e della diminuzione dei sinistri, con riduzione delle tariffe Rc auto. Provvedimento intelligente chiama risultati positivi.

Ecobonus: secondo incontro

Ci sarà un secondo incontro, anche sugli ecobonus. Lo ha svelato Rocco Palombella della Uilm: “Il Governo ci ha chiesto un nostro giudizio su come organizzare il tavolo automotive. Loro si sono presentati senza un’idea di come gestire questo tema così complesso. Ci hanno chiesto idee e suggerimenti per poi formulare delle ipotesi di lavoro in un ulteriore incontro che si terrà tra una decina di giorni”.

Ecobonus per endotermiche ed elettriche, pertanto. Perché è vero che si parla di fine della produzione di auto endotermiche, ma quel giorno non è vicinissimo. Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha detto a Repubblica che il Governo italiano sta valutando la possibilità di fissare per il 2040 la data per lo stop alla vendita di vetture endotermiche. Ossia tra i 5 e i 10 anni più tardi rispetto ad altri Stati europei. Secondo il gossip automotive, l’Ue punta al 2035.

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