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Leclerc: Ferrari elettrica, mobilità del futuro e viaggi spaziali

Il monegasco ha affrontato diversi temi in un’intervista a La Repubblica: interessante il punto di vista sulla Ferrari elettrica, sulla mobilità e sullo spazio

Charles Leclerc

Lo sguardo è fisso sul futuro, quello di Charles Leclerc che a La Repubblica ha rilasciato un’intervista carica di spunti e ricca di caratteristiche che si porta dentro il monegasco già alla sua terza stagione da pilota Ferrari. Charles ha infatti spaziato provando a mettere il naso su molteplici argomenti, diversificati ma attuali, a cominciare dal futuro elettrico della Ferrari.

I suoi ragionamenti sono lucidi, un po’ come la sua aura da campione del futuro. Charles Leclerc si è quindi raccontato al quotidiano, ragionando al meglio anche sulle possibilità della guida autonoma aggiungendo persino qualche parola sui possibili viaggi spaziali del prossimo futuro. Il suo punto di vista sulla mobilità elettrica, che potrebbe facilmente essere assimilato alla futura Ferrari elettrica già annunciata da John Elkann, pone Leclerc in una posizione interessante. Il monegasco ha infatti ammesso: “sono per le auto elettriche. La salute del pianeta è la priorità ma il motore termico avrà sempre un posto nel futuro, con versioni ibride e benzine verdi sempre più spinte”. Insomma, il monegasco non se la sente di condannare il motore termico volendo piuttosto puntare su carburanti sempre più green capaci di ridurre le emissioni delle vetture tradizionali.

Di certo Charles ha ammesso che non ha avuto modo di guidare la prima elettrica del Cavallino Rampante che arriverà solamente nel 2025.

Guida autonoma e viaggi spaziali

Sicuramente interessante è anche il punto di vista sulla sempre più discussa guida autonoma. Leclerc su questo punto ha ammesso di poter cedere anche il volante qualora la guida autonoma riuscisse a raggiungere livelli di sicurezza importanti: “sicuramente qualche volta è capitato anche a me di dover fare 3-400 chilometri in strada e pensare, va bene, anche se mi piace stare al volante perché non farsi guidare da un sistema di intelligenza artificiale sicuro?”, puntualizzando però che “alla fine a me piace così tanto stare alla guida che mi vedrei male a schiacciare un pulsante e fare il passeggero”.

Ne viene fuori un Leclerc pronto ad ogni sfida che il futuro proverà a riservarci. Non è un caso che ha aggiunto anche qualche parola sulla possibilità di poter essere fra i fortunati turisti che un giorno potrebbero raggiungere Marte. Quello che ha rilevato a La Repubblica è un sogno che già condivide con la sua famiglia: “se davvero Musk o Bezos cercano turisti e hanno un posto libero ci vado volentieri! Per me è un sogno, ne parliamo spesso con la mia famiglia”.

Charles Leclerc
Charles Leclerc con John Elkann e Mattia Binotto

Leclerc a Monte Carlo, il suo Gran Premio di casa, ha conquistato una Pole Position che lo avrebbe condotto con ottime possibilità alla vittoria. Ma un problema al mozzo lo ha privato persino di prendere parte alla gara: “ad ogni errore faccio un processo di analisi per capire, così provo a non farlo più ma a quel punto cerco anche di cancellarlo dalla testa. E quando ci riesco sono più forte. Ma non è sempre stato così. In passato ero diverso, ero molto severo con me stesso, invece di essere costruttivo, mi deprimevo”, ha aggiunto. Infine ha fornito il suo punto di vista sul futuro delle politiche ambientali: “azzerare le emissioni inquinanti è un obiettivo molto molto buono. Ottimistico, ma è così che dobbiamo vedere le cose. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, eliminando la plastica nei paddock e con motori sempre meno inquinanti. È la strada giusta”.

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