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Ferrari 275 P2: focus sulla regina della Targa Florio

Un’auto speciale come la Ferrari 275 P2 accompagnò al successo l’idolo di casa nella sfida madonita del 1965.

Ferrari 275 P2
Screen shot da video enzomanz estratto da documentario Castrol

La Ferrari 275 P2 prese parte al campionato mondiale sport prototipi del 1965. Era la sorella minore della 330 P2, rispetto alla quale aveva un cuore meno prestante: un V12 da 3.3 litri, in grado di sviluppare 350 cavalli di potenza massima, contro un V12 da 4 litri, capace di sprigionare 410 cavalli di potenza massima. Entrambi i motori si giovavano della distribuzione bialbero ed erano dissetati da una batteria di 6 carburatori Weber 40DCN2.

Il telaio, come da tradizione, era in traliccio di tubi d’acciaio. Su di esso furono rivettate della piastre d’alluminio rivettate, che assicuravano la giusta miscela fra robustezza e leggerezza, sempre importante in un bolide da gara. Quattro gli esemplari prodotti. Il debutto in corsa dell’auto avvenne a Monza, con un esito felice. Parkes e Guichet, infatti, misero la Ferrari 275 P2 davanti alla sorella maggiore condotta da Surtees e Scarfiotti, per una doppietta nel segno del “cavallino rampante“.

Ferrari 275 P2: dominatrice in Sicilia

Quando si parla di questo modello, però, la memoria di tutti corre alla Targa Florio del 1965, disputata il 9 maggio di quell’anno. Al volante di una delle tre “rosse” di quel tipo portate a Cerda c’era l’idolo di casa Nino Vaccarella, in coppia con Lorenzo Bandini. Le altre due erano destinate a Scarfiotti-Parkes e Guichet-Baghetti. Gli occhi di tutti erano però puntati su Vaccarella, soprannominato il “Preside Volante”, per sottolineare la sua professione.

Il campione palermitano fece capire subito le sue intenzioni, completando il primo giro in 40’05”. Al secondo passaggio andò ancora meglio, abbattendo per la prima volta il muro dei quaranta minuti, girando in 39’21”. Mai nessuno aveva fatto meglio prima di allora. L’esito della gara era già segnato. Infatti, la Ferrari 275 P2 di Vaccarella e Bandini vinse la sfida, con l’urlo meraviglioso del suo cuore, nell’abbraccio caloroso di ottocentomila persone diluite lungo il percorso. Una scena di passione mai vista nello sport.

Pagine di automobilismo romantico

Poi questa “rossa“, con Parkes e Guichet al volante, fece sua la piazza d’onore alla 1000 km del Nurburgring, preceduta dalla sorella maggiore di Surtees e Scarfiotti. Sfortunato l’esito della 24 Ore di Le Mans. In prova, le P2 si erano imposte con evidente supremazia sulle avversarie statunitensi. La vittoria sembrava a portata di mano, ma una serie di imprevisti fecero sfumare la prospettiva della gloria, che comunque restò nel segno del “cavallino rampante”, grazie all’affermazione della 250 LM di Masten Gregory e Jochen Rindt. Per la casa di Maranello fu l’undicesimo successo nel Campionato riservato ai Costruttori.

La Ferrari 275 P2 si congedò dalle gare con l’immagine di una vettura potente e maneggevole, con telaio robusto e ottima aerodinamica: un bel prodotto di Maranello. Fu anche un’auto vincente: del resto era questa la missione per la quale era stata progettata. Fra le caratteristiche estetiche, merita di essere menzionato il roll-bar ad arco, raccordato plasticamente al cofano motore: una soluzione che fece scuola e che, diversamente interpretata, trova applicazione anche sulle supercar moderne.

Scheda tecnica della Ferrari 275 P2

Motore

  • MOTORE posteriore, longitudinale, 12V 60°
  • ALESAGGIO E CORSA 77 x 58,8 mm
  • CILINDRATA UNITARIA 273,81 cm3
  • CILINDRATA TOTALE 3285,72 cm3
  • RAPPORTO DI COMPRESSIONE 9,9 : 1
  • POTENZA MASSIMA 257 kW (350 CV) a 8500 giri/min
  • POTENZA SPECIFICA 107CV/l
  • COPPIA MASSIMA– n.d.
  • DISTRIBUZIONE bialbero, 2 valvole per cilindro
  • ALIMENTAZIONE 6 carburatori Weber 40 DCN/2
  • ACCENSIONE mono, 2 spinterogeni
  • LUBRIFICAZIONE carter secco
  • FRIZIONE multidisco

Autotelaio

  • TELAIO tubolare in acciaio
  • SOSPENSIONI ANTERIORI indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice
  • SOSPENSIONI POSTERIORI indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice
  • FRENI a disco
  • CAMBIO 5 rapporti + RM
  • STERZO pignone e cremagliera
  • SERBATOIO CARBURANTE capacità 140 l
  • PNEUMATICI ANTERIORI 5.50 x 15
  • PNEUMATICI POSTERIORI 6.50 x 15

Carrozzeria

  • TIPO DI CARROZZERIA spider, 2 posti
  • LUNGHEZZA 4260 mm
  • LARGHEZZA 1675 mm
  • ALTEZZA 1040 mm
  • PASSO 2400 mm
  • CARREGGIATA ANTERIORE 1400 mm
  • CARREGGIATA POSTERIORE 1370 mm
  • PESO 790 kg a secco

Fonte | Sito ufficiale Ferrari

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