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Rca, cosa dice l’Antitrust su concorrenza e mobilità dei clienti

La concorrenza è l’unica via per contenere il costo delle polizza di assicurazione, è il pensiero di Roberto Rustichelli, presidente dell’Antitrust

Antitrust RCA

Non sarà la scoperta del secolo e neppure una novità quella che, nelle regole di mercato, a prescindere dall’oggetto o dal prodotto in vendita, la concorrenza abbatte i prezzi. Ma si tratta pur sempre di una presa di posizione importante nel settore delle assicurazioni, soprattutto nel settore della Responsabilità Civile Auto, cioè le obbligatorie per circolare, polizza RCA. E il fatto che la concorrenza aiuti a contenere i prezzi lo ha detto il Presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli.

Proprio l’Antitrust è l’Ente che controlla le politiche dei prezzi anche nel settore delle assicurazioni auto, perché è inevitabile che se le compagnie fanno cartello, utilizzando una pratica vietata proprio dall’antitrust, i prezzi salgono.

La concorrenza secondo l’Antitrust

Trust e cartello nel linguaggio economico sono utilizzati per descrivere quelle pratiche con cui due o più aziende concorrenti che vendono lo stesso prodotto, si mettono in accordo per calmierare il prezzo verso l’alto, evitando di farsi la guerra. Come dicevamo sono pratiche contrastate proprio dall’Antitrust, che in base alle parole di Rustichelli, vede di buon occhio la libera concorrenza sui prezzi anche nel settore assicurativo.

“È evidente che la concorrenza gioca un ruolo chiave nell’ottica del contenimento dei premi, la cui riduzione può costituire indirettamente anche una possibile misura di contrasto all’evasione dell’obbligo assicurativo”, questo ciò che ha detto Roberto Rustichelli, Presidente dell’Antitrust, in audizione a Montecitorio, presso la Camera dei Deputati. In pratica, la libera concorrenza sui prezzi, li contiene, ma permette pure di arrivare all’obbiettivo di limitare la cosiddetta evasione della RCA, ovvero quel pericoloso fenomeno delle auto che circolano senza polizza perché i prezzi continuano a salire e le famiglie spesso non possono permettersi le assicurazioni.

L’audizione del Presidente Rustichelli è stata necessaria per via di una proposta normativa che mirava proprio alla “trasparenza nel settore dell’assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e per il contrasto dell’evasione dell’obbligo assicurativo”.

“Nel mercato della RC Auto, il vero motore del processo concorrenziale è la mobilità dei consumatori, principale presidio contro le rendite di posizione e le inefficienze che si generano là dove il meccanismo concorrenziale risulti rallentato. L’evasione dell’obbligo assicurativo, nella misura in cui aumenta i costi complessivi del sistema, costituisce una zavorra per l’intero mercato”, questa la presa di posizione del Presidente Rustichelli per il quale la concorrenza sui prezzi produce pure la mobilità dei clienti e la possibilità di risparmiare. E la scelta del risparmio è sempre meglio di quella dell’illegalità che nasce da chi non contrae la polizza assicurativa che resta obbligatoria per circolare in Italia come all’estero.

Alcune critiche al sistema assicurativo da parte di Rustichelli

“I consumatori sono costretti a pagare premi assicurativi più elevati e, al contempo, ad attendere tempi più lunghi per i risarcimenti” anche questo ha detto Rustichelli, parlando di un annoso problema che riguarda lo spaccato del mondo assicurativo italiano, dove i prezzi delle polizze sono tendenzialmente elevati e dove le pratiche di risarcimento non sono in linea, in termini di velocità, con i premi pagati dai contraenti.

Tornando alla proposta  sulla trasparenza, anche in questo caso il Presidente dell’Antitrust è stato piuttosto preciso.

“Presupposto indispensabile per la mobilità dei consumatori è la trasparenza perché solo la possibilità di comparare prodotti intrinsecamente complessi, come è tipicamente una polizza assicurativa, consente al consumatore di individuare il prodotto non solo più rispondente alle proprie esigenze, ma anche più conveniente. “Il segmento della Rc auto è caratterizzato da elevata complessità tecnica dei prodotti e da importanti asimmetrie informative che non consentono al consumatore di esplicare fino in fondo la sua capacità di selezionare le offerte attraverso scelte libere e consapevoli e, dunque, ai meccanismi concorrenziali di funzionare efficacemente” , così Rustichelli ha chiarito che la posizione dell’antitrust è quella della trasparenza che favorisce i clienti delle assicurazioni a capire che prodotto stanno comperando, a quale prezzo e soprattutto a capire come risparmiare tra una compagnia e l’altra a parità di garanzie acquistate.

Nello specifico, si chiama trasparenza, cosa che nel settore delle assicurazioni non sempre c’è stata. Basti pensare a clausole, massimali, limitazioni di copertura e tutto ciò che spesso si usa in agenzia per abbassare il premio assicurativo e non perdere il cliente, che però potrebbe avere esigenze diverse di copertura assicurativa.

Scatole nere, più di un problema

Per Rustichelli quindi, sarebbe auspicabile riformare il sistema RCA (che è alla base dell’audizione dell’antitrust a Montecitorio), rendendo edotti a 360 gradi i clienti, sulle possibilità di valutare appieno le diverse possibili combinazioni qualità-prezzo di una polizza offerta da una determinata compagnia.

Infine, dall’Antitrust la panacea per ridurre i costi dell’Rc auto.  “Ci vuole la mobilita e per assicurarla occorre trasparenza eliminando i costi burocratici per le imprese e al contempo la scatola nera aiuterà sicuramente. Un sistema trasparente sui vantaggi conseguenti all’eventuale adozione di polizze Rc auto con scatola nera”., questa la soluzione secondo Rustichelli che auspica pure il cambio di passa sulle scatolette che immagazzinano i dati e che oggi non sono portabili tra compagnie.

In pratica quando si cambia compagnia di assicurazione, occorre oggi giorno, restituire la scatola nera alla precedente compagnia e farsene consegnare un’altra dalla nuova. Un sistema che secondo Rustichelli limita la mobilità dei clienti, producendo quella che lui chiama “fidelizzazione forzata del consumatore”. E notizia che il presidente Antitrust ha prodotto alla Camera è l’iniziativa che il suo Ente ha fatto scattare proprio sulle scatole nere.  Secondo Rustichelli l’Antitrust  adesso “sta rilevando, attraverso varie segnalazioni dei consumatori, criticità sia in fase pre-contrattuale che in fase contrattuale per la scarsa chiarezza informativa, sui costi e sulle modalità di rimozione e restituzione della scatola nera”. Un problema del problema questo delle scatole nere.

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