Da un lato Carlos Sainz Sr., dall’altro Carlos Sainz Jr. Una questione di omonimia pesante quella che unisce padre e figlio, entrambi uomini da corsa con Sainz Sr. depositario di esperienze ancora da gestire a 59 anni suonati di cui buona parte trascorsi tra rally, due volte vincitore Campione del Mondo, e Dakar vinta invece tre volte compresa l’ultima edizione del 2020.
Ora Sainz Sr. racconta Carlos Sainz Jr., oggi pilota della Ferrari accanto ad un Charles Leclerc destinatario della maggior parte delle considerazioni (fino ad ora) all’interno della compagine di Maranello. Di certo Sainz Sr. ha trasmesso al giovane Carlos Sainz buona parte dell’amore per il motorsport che gli ha permesso di confezionare l’esperienza necessaria a guadagnarsi un volante a Maranello un po’ come a suo tempo aveva già fatto il suo idolo assoluto: Fernando Alonso.
La gioia di Sainz Sr.
Carlos Sainz Sr. ha parlato del figlio all’interno di un’intervista a La Gazzetta dello Sport in un momento in cui il Circus si appresta a calcare l’asfalto del Montmelò, che per forza di cose rappresenta il luogo di casa per il giovane Carlos. Il ricordo più dolce che Sainz padre a Sainz figlio è quello spiegato dal due volte Campione del Mondo di rally in relazione ad un incontro con Fernando Alonso: “Fernando diventò in fretta il suo pilota preferito: ho una foto di Carlito piccolino che guarda Fernando dal basso con gli occhi sgranati e luccicanti, come se fosse un Dio”, ha ammesso.

D’altronde il rapporto fra Carlos Sainz Jr. e Fernando Alonso è un rapporto di amicizia che oggi si è fortificato, vuoi per la provenienza dalla medesima madre patria, vuoi perché si tratta degli unici due spagnoli oggi in Formula 1: “con Fernando si sentono ancora, sebbene lo sento di più io; tra noi due è sempre rimasto un gran bel rapporto”, ha proseguito Sainz Sr.
L’approdo in Ferrari
Chiaramente Carlos Sainz Sr. non ha potuto fare a meno di parlare dell’approdo del figlio a Maranello, una esperienza cominciata bene e dalla quale a Portimao (soprattutto in Qualifica) si sono visti i primi frutti. Di certo manca ancora la necessaria esperienza all’interno della Scuderia, una condizione che di certo non è stata amplificata dai pochi test a disposizione: “con solo un giorno e mezzo di test alle spalle non è facile andare alla scoperta di una macchina nuova, ma lui sta seguendo la sua strada, punto. Da quello che mi ha detto, gli manca ancora qualcosa, non sente la Ferrari ancora al 100% completamente sua. Ma un po’ alla volta sta facendo i passi necessari e in questo lo aiuta il bel clima che ha trovato a Maranello”, ha aggiunto Sainz Sr.
D’altronde il fine ultimo appare molto chiaro: “Carlos è molto felice, è contento perché è una persona molto positiva oltre che veloce. Addosso ha una grande carica. Sa che se vuole diventare campione del mondo con la Ferrari, il suo ruolo gli impone di stare vicino alla squadra”, Carlos si è infatti trasferito proprio a Maranello di recente.

Sainz Sr. ha quindi tracciato un profilo essenziale nella personalità di Sainz Jr., ammettendo che Carlos “sta dimostrando il suo talento, ha una gran fiducia nella Ferrari e con Leclerc si trova molto bene. È un gran lavoratore soprattutto, gli piace farlo senza fare molto rumore. Sapeva ancora prima che iniziasse che questa sarebbe stata una stagione in cui servirà avere pazienza, ma poi ogni gara fa storia a sé”.