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Ecco perché l’Alfa Romeo Racing può perdere milioni dalla penalità di Raikkonen a Imola

Kimi Raikkonen
Kimi è stato penalizzato con 30 secondi dalla Direzione Gara

La penalizzazione ricevuta da Kimi Raikkonen ad Imola potrebbe avere risvolti poco piacevoli dal punto di vista economico per il team italo elvetico dell’Alfa Romeo Racing. La condizione che ha condotto i commissari ad applicare una penalità di 30 secondi a Kimi è relativa ad un problema nel riprendere la sua posizione alle spalle della Safety Car dopo essere finito in testacoda, di cui abbiamo parlato anche qui.

Al giro 33 del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna venivano infatti esposte le bandiere rosse a causa dell’importante incidente che aveva coinvolto George Russell e Valtteri Bottas al Tamburello. Quando il gruppone ha seguito la Safety Car fino alla ripartenza, il direttore di gara Michael Masi non aveva dichiarato se la ripartenza sarebbe stata una partenza ferma o una ripartenza “tradizionale”. A metà del giro, Masi dichiarava una ripartenza in rotazione a causa delle condizioni del circuito bagnato-asciutto.

Ciò significava che il giro della Safety Car rappresentava essenzialmente un giro di formazione causando qualche ovvia confusione tra le squadre. Per l’Alfa Romeo Racing, la condizione non è stata aiutata dal testacoda di Kimi Raikkonen. Se il regolamento permetteva a Raikkonen di riconquistare la sua posizione davanti alla Safety Car, l’Alfa Romeo ha chiesto rapidi chiarimenti a Masi per evitare una penalità per il completamento di alcuni sorpassi non permessi. Tuttavia, venendo meno il tempo necessario per agire in questo modo, Raikkonen è rimasto in fondo al gruppo.

A questo punto, il regolamento imponeva a Raikkonen di rientrare ai box e di non uscire fino a quando tutte le altre vetture rimaste non fossero passate dall’uscita dei box. Poiché Iceman non riusciva ad agire in questo modo, i commissari di gara hanno ritenuto che questa rappresentasse una violazione del regolamento e hanno assegnato a Raikkonen uno stop-go obbligatorio, convertito in 30 secondi di penalità al termine del Gran Premio.

Una penalità spropositata?

Peccato perché probabilmente la penalità inflitta a Raikkonen rappresenta una sanzione forse spropositata perché Kimi non si trovava in una condizione di scarsa sicurezza, né per se stesso né per gli altri concorrenti. Di certo c’è qualcosa da rivedere se molte altre volte condizioni di sicurezza ben più gravi hanno prodotto come risultato una decina di secondi di penalità al colpevole (vedi l’incidente fra Daniil Kvyat e Lance Stroll in Bahrain lo scorso anno). In casa Alfa Romeo Racing i due punticini raccolti da Kimi Raikkonen col suo nono posto finale a Imola avrebbero rappresentato una piccola luce per un avvio di stagione al di sotto delle potenzialità espresse dalla concreta C41. Le possibilità legate all’ottavo posto nel Mondiale Costruttori vogliono dire milioni di montepremi da spartire. Perdere questa occasione potrebbe rappresentare un problema per il team del Biscione gestito da Frederic Vasseur.

Il premio in denaro guadagnato terminando più in alto possibile in classifica potrebbe significare la differenza tra correre al limite o al di sotto del limite del budget cap durante la prossima stagione: il nuovo regolamento previsto per il prossimo anno necessita peraltro di corposi investimenti. Bisognerà comprendere se FIA e Liberty Media dispongono di una soluzione per rivedere, o perlomeno per riprendere in qualche modo, una regolamentazione con ancora parecchie zone grigie.

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