Si chiamano segnali utili per la guida. E sono collocati in prossimità del luogo indicato. Spesso, prima c’è un segnale di tipo composito, che riporta anche una freccia indicante la direzione da seguire. Fra i cartelli utenti deboli, cominciamo col segnale attraversamento pedonale: non regolato da impianto semaforico. E non in corrispondenza di intersezioni.
Questo segnale è sempre a doppia faccia, anche se la strada è a senso unico. Ai due lati della carreggiata in corrispondenza dell’attraversamento. O sulla eventuale isola spartitraffico salvagente intermedia. Oppure al di sopra della carreggiata.
Invece il cartello arancione scuolabus (foto giù) è posto sul bordo del marciapiede indica la fermata dello scuolabus. Se posto all’esterno di un autobus segnala che esso è adibito al trasporto di bambini da e per la scuola. Non va confuso col segnale triangolare di pericolo bimbi: in uscita da scuola o da un parco giochi (foto giù).
Il segnale zona residenziale (blu, in basso) indica l’inizio di una strada o zona a carattere abitativo e residenziale, nella quale vigono particolari cautele di comportamento. Può essere installato all’inizio o agli inizi della strada o zona residenziale. All’uscita viene posto il segnale fine (barrato). Particolari regole di circolazione vigenti sulla strada o nella zona devono essere rese note con pannello integrativo di formato quadrato.
Il segnale area pedonale (in basso) è all’inizio della zona interdetta alla circolazione dei veicoli; può contenere deroghe per i velocipedi, per i veicoli al servizio di persone invalide con limitate capacità motorie od altre deroghe, limitazioni od eccezioni riportate su pannello integrativo. All’uscita viene posto il segnale fine (barrato).
In tutti questi casi non è certo il verbale a fare paura, ma il reato di omicidio e lesioni stradali per feriti gravi: ossia guaribili in oltre 40 giorni. Idem per i cartelli dei passaggi a livello.