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Lancia LC2: lo sport prototipo con motore V8 di Ferrari

L’otto cilindri del cavallino rampante riusciva a produrre una potenza massima di 850 CV

Lancia LC2

A differenza di oggi, Lancia negli anni ‘80 non andava affatto male. Il suo programma di sport motoristici stava spingendo parecchio e la casa automobilistica torinese decise di unirsi alle corse automobilistiche secondo i regolamenti del Gruppo 6.

Lo ha fatto nel 1982 con la LC1, un prototipo da corsa equipaggiato da un motore turbo a quattro cilindri. Quando la FIA sostituì il Gruppo 6 con i nuovi regolamenti del Gruppo C per il 1982, Lancia iniziò a lavorare su un’altra vettura denominata Lancia LC2.

Lancia LC2
Lancia LC2 profilo laterale

Lancia LC2: sotto il cofano fu installato un motore V8 prodotto da Ferrari

Ridisegnata partendo da un foglio bianco, la LC2 non utilizzava il motore a quattro cilindri della vettura precedente. Questo perché gli ingegneri dello storico marchio torinese scelsero di usare un propulsore V8 biturbo sviluppato da Ferrari. Originariamente, questa power unit proponeva una cilindrata di 2.6 litri ma nel 1984 fu portata a 3 litri.

Nella sua versione finale, il V8 del cavallino rampante è riuscito a produrre fino a 850 CV di potenza e ha permesso alla Lancia LC2 di raggiungere una velocità massima di 352 km/h. Nonostante non fosse all’altezza della Porsche 956, la vettura da corsa riuscì a vincere tre gare tra il 1983 e il 1986.

Oltre a questo, abbiamo di fronte l’ultimo bolide sviluppato dal brand di Stellantis per partecipare alle gare sportive. Dal 1986, infatti, la casa automobilistica italiana ha rivolto tutta la sua attenzione al campionato di rally con la sua Delta.