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Maserati Indy: video on board sulla granturismo modenese

Ecco cosa si prova a stare seduti sulla Maserati Indy degli anni romantici.

Maserati Indy
Abitacolo della vettura

Un video ci porta a bordo della Maserati Indy, per condividere, in modo virtuale, le emozioni del modello. Il primo esemplare di quest’auto fu consegnato nel mese di luglio del 1969. Acquirente fu un cliente svizzero, che la ricevette nella storica sede di via Ciro Menotti 322 a Modena. Comprensibile la sua gioia per quell’esemplare, scelto con verniciatura esterna “oro metallizzato” e con interni in pelle marrone.

Il vernissage della vettura avvenne al Salone di Torino del 1968, nello stand della Carrozzeria Vignale, ma il suo debutto ufficiale si celebrò l’anno dopo al Salone di Ginevra. Qui, spesso, sono stati presentati dei gioielli a quattro ruote, molti dei quali Made in Italy, come quello del “tridente“.

Origini del modello

Maserati Indy
Vista posteriore

La nascita della Maserati Indy ebbe come motivazione il desiderio di far fronte alle richieste di una vettura comoda, abitabile e dalle caratteristiche sportive. Il design del modello porta la firma della Carrozzeria Vignale, che seppe sviluppare una coupé con quattro comodi posti, in grado di garantire comfort, alte prestazioni e design innovativo. La scelta del nome fu il frutto del desiderio di ricordare le vittorie prestigiose della 8CTF alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1939 e nel 1940.

Già al primo sguardo emergono le grandi superfici vetrate della Maserati Indy, che garantivano un’eccellente visibilità, donando allo stesso tempo alla vettura una linea particolarmente filante. I fari a scomparsa di quest’auto, tipici del tempo, ne caratterizzavano il frontale, insieme alla presa d’aria posta sotto il paraurti. Altro elemento particolare del modello era la coda tronca, che ben rappresentava la particolare attenzione dedicata allo studio dell’efficienza aerodinamica.

Propulsore vigoroso

Maserati Indy: il motore

Nel primo periodo di produzione, il motore della Maserati Indy era un otto cilindri a V di 4136 cm³ con alesaggio di 88mm e corsa di 85mm, quattro carburatori Weber 42 DCNF e accensione singola a transistor con batteria e distributore. Di serie il cambio era manuale a cinque rapporti: a richiesta era disponibile il cambio automatico. La potenza dell’auto si spingeva a quota 260 CV e la velocità massima raggiungeva i 250 km/h. Nel 1970 la Maserati Indy veniva offerta anche con il motore otto cilindri a V da 4719 cm³, dotato di un nuovo sistema elettronico per l’accensione realizzato da Bosch. La potenza massima raggiungeva i 290 CV e la velocità massima era di 280 km/h.

Dal 1971, in aggiunta alle precedenti motorizzazioni, venne introdotto il motore da 4930 cm³ con una potenza di 300 CV che, dal 1973, rimase l’unico motopropulsore ad equipaggiare la Indy.  Ricca, sportiva ed elegante, la Maserati Indy seppe conquistare clienti importanti come Abdorreza Pahlavi, fratello dello Scià di Persia.

Maserati Indy: caratteristiche tecniche

Maserati Indy
Ampie superfici vetrate

Periodo di produzione: 1969 – 1975
Telaio: semiportante con telaio ausiliario anteriore
Motore: otto cilindri a V di 90°
Cilindrata: da 4136 cm³ a 4930 cm³
Potenza: da 260 CV a 300 CV
Cambio: Meccanico a cinque velocità; a richiesta automatico Borg Warner a tre rapporti
Impianto frenante: dischi autoventilati con servocomando
Peso: da 1500 kg a 1650 kg
Velocità massima: da 250 km/h a 280 km/h

Video | Supercarclassic
Foto | Maserati

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