Mentre in Bahrain tutti i team si sono ritrovati per il classico appuntamento dei test pre stagionali, in Ferrari (che stamattina registra un probabile problema alla power unit che ha portato ad un momentaneo stop di Charles Leclerc) insiste la volontà di escludere riproposizioni di un 2020 terribile.
La reazione necessaria a produrre ragionamenti migliori è ciò di cui necessita la Scuderia di Maranello che con la nuova SF21 dovrebbe provare a scacciare i fantasmi di una stagione di ampie difficoltà. Le speranze in relazione alla nuova stagione poste in essere da Mattia Binotto, e da tutto il management del Cavallino Rampante, non sono elevatissime complice una volontà di volare basso senza sfruttare ampi voli pindarici che a volte non hanno portato a nulla.
Briatore critico
Ma c’è sempre qualcuno che non crede nella ripresa e in un miglioramento delle aspettative della Scuderia. Tra questi non manca Flavio Briatore che in relazione alla Scuderia di Maranello non ha espresso mai pareri particolarmente favorevoli. L’ex team manager di Benetton e Renault ha infatti parlato a Radio24 con toni non proprio felici nei riguardi di una possibile ripresa da parte di Ferrari.
“La Ferrari quest’anno credo che avrà poco da dire, anche perché i regolamenti non sono cambiati. Per cui non ha possibilità di sviluppare la macchina come potrebbe e dovrebbe. Deve puntare tutto sul 2022”, ha infatti ammesso Briatore.
In ogni caso le aspettative che si è posta la Ferrari in questa fase di stagione (o pre stagione) non sono elevatissime, motivo che fa sperare in un qualche miglioramento da applicare ad un 2021 che sarà comunque un necessario anno di transizione. In virtù di un 2022 in cui il grosso cambiamento regolamentare atteso dovrebbe riportare luce e risultati ad una Ferrari da fin troppo tempo lontana dalle ambizioni di un tempo.