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Ecotassa auto usata proveniente da Stati Ue: si paga

Da versare l’imposta parametrata alle emissioni inquinanti

tassa auto

Ormai è noto che in Italia si paga l’ecotassa se la vettura è molto inquinante. Obiettivo, dissuadere dal comprare quelle vetture. Mentre si premia chi compra macchine poco inquinanti, con ecoincentivi statali. E l’ecotassa auto usata proveniente da Stati Ue, si paga?

Sì, per l’Agenzia delle Entrate, è da versare l’imposta parametrata alle emissioni inquinanti. Lo dice la legge legge 30 dicembre 2018, numero 145: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.

Il comma 1042 è chiaro: chiunque acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia un veicolo di categoria M1 nuovo di fabbrica è tenuto al pagamento di un’imposta parametrata al numero di grammi di biossido di carbonio emessi per chilometro eccedenti la soglia di 160 CO2 g/km. Parliamo quindi di vetture molto inquinanti.

Più l’auto inquina, più paghi

Dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, il pagamento dell’imposta di cui al comma 1042 è effettuato secondo le classi. Il comma 1043 della medesima legge stabilisce che l’imposta è altresì dovuta da chi immatricola in Italia un veicolo di categoria M1 già immatricolato in un altro Stato. Qui sta il cuore della questione: paghi l’ecotassa auto usata proveniente da Stati U

Sono previsioni disincentivanti, sotto forma d’imposta. Ti incentivo col bonus a comprare l’elettrica. Ti dissuado a comprare un diesel molto inquinante, con una super tassa.

Il legislatore ha, quindi, inteso disincentivare, nell’arco temporale di riferimento, che ulteriori veicoli inquinanti potessero circolare sul territorio italiano, aggiungendosi a quelli già in circolazione rispetto alla data del 1 marzo 2019. Questa soluzione non determina alcun contrasto con la libera circolazione dei beni all’interno dell’Unione europea.

Non c’è scampo: la transizione ecologica, verso un parco circolante sempre più pulito in Italia e nell’Unione europea, passa anche attraverso la penalizzazione economica di chi viaggia con macchine molto inquinanti.

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