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Neopatentato causa un incidente con un’auto vietata: c’è il risarcimento?

Le regole sono un mix di Codice della Strada e assicurazioni

neopatentato

Chi è fresco di patente lo sa bene: ai titolari di licenza di guida di categoria B, il primo anno dal rilascio non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Con un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW. Di qui la domanda: se un neopatentato causa un incidente con un’auto vietata (troppo potente), c’è il risarcimento?

La risposta la dà l’Ania (Associazione delle assicurazioni). Sì, in caso di sinistro, la compagnia ha sempre l’obbligo di risarcire i danni causati a cose persone. La legge stabilisce infatti che per l’intero massimale di polizza Rc auto l’impresa di assicurazione non può opporre al danneggiato eccezioni derivanti dal contratto.

Morale: se il neopatentato causa un incidente, la vittima prende tutti i soldi. Ovviamente, il titolare di patente di guida italiana che, viola le disposizioni è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 165 euro. La violazione importa la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validità della patente da due a otto mesi.

Il guaio riguarda le auto a benzina o diesel. Non le elettriche. Infatti, la regola del Codice della Strada è vecchia: scritta prima del possibile boom delle elettriche.

Rivalsa per il proprietario dell’auto potente guidata dal neopatentato

Tutte le polizze Rca prevedono l’esclusione della copertura assicurativa in caso di incidente causato da un “conducente non abilitato ai sensi delle disposizioni vigenti”. E tale risulta il neopatentato alla guida di un auto che il Codice della Strada ritiene per lui troppo potente e quindi rischiosa.

C’è la “rivalsa totale”, cioè per l’intero importo dei danni causati dal neopatentato. Oppure la  “rivalsa parziale”, limitando il recupero di quanto rimborsato ai danneggiati a una cifra fissa: 5.000 euro.

Tre anni senza alcol: la questione patente

Questo vale per la potenza dell’auto: un anno di status di neopatentato. Ma lo status dura tre anni per l’alcol: occhio a non fare confusione fra le regole. È vietato guidare dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l’influenza di queste per i conducenti di età inferiore a ventuno anni. E per i conducenti nei primi tre anni dal conseguimento della patente di guida di categoria B. Quindi, tre anni senza alcol. Un anno senza auto cosiddetta potente.

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